Leonardo Betti sarà il nuovo sindaco di Viareggio


Ci sono tantissimi motivi per criticare la formula delle primarie, dalla spettacolarizzazione alla personalizzazione della politica, e ce ne sono di specifici per criticare il contesto nel quale questa competizione si è svolta a Viareggio. Le primarie viareggine al di là, della veridicità o dell’infondatezza, delle voci relative a code davanti ai bancomat per pagare immigrati da portate al seggio hanno mostrato comunque la debolezza della sinistra. Alle urne ha votato meno gente del previsto. I candidati erano otto e ben sei del PD, una vera guerra fratricida senza esclusione di colpo. A questi sei fratelli coltelli s’erano aggiunti il candidato del partito socialista, forse più per bandiera che per velleità, e il candidato di SEL che aveva invece ambizioni. Andrea Antonioli candidato di SEL si fermava, però, solo al terzo posto per solo una ventina di voti. Questo risultato acuiva le tensioni già esistenti tra i due circoli vendoliani di Viareggio confermando quanto a sinistra del PD vi sia frantumazione. Del resto le divisioni in SEL arrivavano seconde dopo le divisioni in Rifondazione Comunista con due circoli in guerra aperta tra loro ormai da tempo e con alcuni dirigenti di questo partito che andavano a votare alle primarie nonostante ufficialmente il loro partito avesse dato indicazione di non parteciparvi.
Esiste sicuramente all’interno dei due principali partiti a sinistra del PD una conflitto generazionale che non può più essere eluso. Paradossalmente il PD con le primarie, la vittoria di Leonardo Betti e le polemiche portate sotto la luce dei riflettori e non nascoste nelle stanze di partito riesce, non solo a ricomporsi, ma anche a rinnovarsi. Non ci piace fare avanspettacolo e nemmeno giornalismo da salotto, ci piace descrivere la realtà nuda e cruda per quello che appare anche se questa può non esserci gradita. Leonado Betti sarà il nuovo sindaco di Viareggio e se pensiamo che avrebbe potuto essere Massimo Lucchesi, l’uomo sostenuto da Manfredi e da tutto il vecchio establishment del PD, per un attimo potremmo anche illuderci che il pericolo peggiore sia scampato. Tra i due al ballottaggio delle primarie vince il meno peggio, sempre se possa esistere un meno peggio per chi ha in tasca la tessera dello stesso partito di chi ha gestito il Monte dei Paschi di Siena. Comunque chi ha vinto le primarie del 27 gennaio sarà sindaco di Viareggio. Forse qualche superstizioso, dalle parti di via Regia, starà facendo scongiuri interpretando la nostra come una gufata. In realtà questa ipotesi è più che probabile, è quasi certa. Dopo il fallimentare bilancio della giunta Lunardini e le bizze del senatore Baldini il centrodestra viareggino è di fatto estinto. Gli altri competitori sembrano non essere all’altezza. Non ce ne vogliano i tanti che presenteranno liste civiche ma si tratta più di voglia di protagonismo che di altro. Il Movimento Cinque Stelle che godrà in tutta Italia di una crescita a Viareggio, e più in generale, in Versilia non ha il personale politico adeguato. Basta ricordarsi che alle ultime amministrative mentre conquistava Parma a Forte dei Marmi si fermava al 3,8%. La cosiddetta sinistra radicale invece lavorerà per il re di Prussia. IDV e Federazione della Sinistra, di fatto, si accoderanno a SEL per far vincere il PD che farà il bello e il cattivo tempo. Ecco perché diciamo che Leonardo Betti sarà il nuovo sindaco di Viareggio. Adesso si tratta solo di capire se avrà solo un’opposizione alla sua destra o se ci sarà la possibilità di avere, anche nel palazzo come ci sarà sicuramente nella società viareggina, un’opposizione alla sua sinistra.
A Leonardo Betti, nuovo sindaco di Viareggio, facciamo gli auguri anticipatamente. A Viareggio auguriamo, invece, che alla sua sinistra si formi un qualcosa che dia rappresentanza a chi si pone in termini antagonisti all’esistente cosa non facile né scontata.

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