Rinviato un altro sfratto. La lotta paga!


Il problema degli sfratti a Viareggio diviene ogni giorno che passa sempre più grave. Il 30 gennaio davanti al municipio c’è stato un presidio, abbastanza partecipato, promosso dall’unione inquilini a cui hanno aderito esponenti di Rifondazione Comunista, Sinistra Critica, COBAS, Coordinamento Anticapitalista Versiliese. Numerosi gli striscioni appesi davanti al municipio e diversi gli interventi dal megafono. Dopo alcuni funzionari del comune si sono degnati di ricevere in sala di rappresentanza una delegazione. Ed è iniziato il solito gioco delle responsabilità da scaricare. Alcune delle frasi pronunciate da lor signori si commenterebbero da sole. “Noi siamo solo tecnici e non politici.” Come se esistesse ancora questa distinzione netta e soprattutto come se non fossero abbondantemente retribuiti per risolvere i problemi. Ridicolo e strumentale anche il tentativo di mettere contro i senza casa che protestavano oggi con chi magari vent’anni fa ha fatto delle occupazioni. Le guerre tra poveri servono solo al potere per smorzare l’assedio e non affrontare il problema. Di fatto, questo incontro non ha prodotto niente come era lecito aspettarsi, anche se il presidio ha rappresentato un momento di visibilità e denuncia per questo problema. Ciò che invece produce è la lotta. Il giorno dopo, 31 gennaio, sempre promosso dall’unione inquilini c’è stato un picchetto antisfratto al Varignano che è riuscito a fare rinviare l’esecuzione al 12 marzo. Al picchetto oltre ai compagni viareggini si sono aggiunti una decina di compagni della Casa Rossa Occupata di Massa. La lezione che possiamo trarre è duplice che la solidarietà è un’arma e che la lotta paga.

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