PROPOSTE PER UNA GESTIONE VIRTUOSA DELLE MATERIE PRIME SECONDE


Le più avanzate normative europee non parlano più di rifiuti ma di materie prime seconde.
Non si tratta solo di un modo diverso per chiamare i rifiuti ma è espressione della certezza che il cosiddetto rifiuto sia una vera e propria risorsa, una vera e propria”miniera”che fornisce materia seconda capace di stare alla base di una filiera virtuosa fondata sul compostaggio, sul riciclo, sul riutilizzo, eliminando le vecchie gestioni fondate sulla discarica e l’incenerimento che considerano risorsa soltanto il rifiuto che viene smaltito o bruciato.
Riteniamo l’incenerimento inutile in quanto non elimina i rifiuti ma li “sparpaglia” nell’aria e in parte li smaltisce, sotto forma di cenere, nelle discariche che dovrebbe sostituire.
L’incenerimento entra in competizione con la raccolta differenziata bloccandone lo sviluppo.
L’incenerimento è Costoso perché l’energia prodotta bruciando le materie prime seconde è tre volte più costosa di quella prodotta dalle materie prime come petrolio, gas, ecc.;
Costoso perchè gli incentivi che l’Italia continua a fornire alla Aziende che gestiscono i cogeneratori alimentati dai “rifiuti” ,vengono pagati dai cittadini italiani in quanto inclusi nelle bolletta di utenza elettrica;
Costoso perché è a bassa occupazione e la disoccupazione ricade, come costo sociale, sempre sui cittadini;
Costoso perché lo smaltimento delle ceneri tossico nocive va fatto in discariche specializzate a costi molto onerosi.
L’incenerimento è Dannoso perché è inquinante e ad alto rischio di disastro ambientale.
In prossimità di centri abitati, è causa di gravi patologie cliniche come dimostra l’incredibile aumento di tumori nella zona di Falascaia (e non solo) dove per anni due inceneritori hanno bruciato rifiuti.
E’ dannoso perché i fatti avvenuti dimostrano e confermano che la sicurezza nei processi produttivi non riguarda solo l’ambiente di lavoro e i lavoratori ma anche il contesto ambientale dove la popolazione vive, che può subire, come i lavoratori, le medesime conseguenze sanitarie, sia nel caso di insufficiente sicurezza, sia in caso di incidente, esattamente come è successo per la strage di Viareggio del 29 giugno 2009.
E’ dannoso perché emette particelle più piccole delle PM10, le nanoparticelle, non ancora considerate dalla Legge, ma capaci di modificare il DNA delle cellule.
In sostanza, l’inceneritore è conveniente economicamente solo per le aziende che lo gestiscono, mentre per i cittadini non è conveniente né economicamente, né ecologicamente, né dal punto di vista della sicurezza.
Per queste ragioni le associazioni e singoli firmatari di questo documento chiedono:
1) L’uscita dell’inceneritore di Falascaia da qualsiasi piano istituzionale della gestione dei rifiuti.
2) Lo smantellamento e la bonifica del sito di Falascaia, e destinazione ad altro uso che non
preveda alcuna forma d’incenerimento e di trattamento/movimentazione di rifiuti.
Bonifica delle zone limitrofe all’impianto.
3) La riconversione di Pioppogatto per trasformarlo in “Fabbrica di Materiali” (progetto che si sta
estendendo molto in tutta Italia) in modo da creare un impianto in grado di estrarre materiali
dalla parte ancora indifferenziata dei rifiuti, che permetterebbe la riduzione dei costi sia di
smaltimento, che di gestione della raccolta, oltre a creare nuova occupazione.
4) In previsione dell’affermazione in Versilia della strategia Rifiuti Zero e della necessaria
riconversione ed adeguamento dell’impianto di Pioppogatto a tale obiettivo, occorre fermare
ogni ipotesi autorizzativa alla produzione di CSS presso tale impianto e di qualsivoglia
soluzione finalizzata all’incenerimento e contraria ai principi cardine della strategia Rifiuti Zero.
5) La creazione di centri per la selezione e raffinazione dei flussi di materiali provenienti dalle
raccolte differenziate.
6) Il potenziamento dell’impianto di digestione anaerobica (di cui sia garantita la sicurezza)
situato presso il depuratore di Viareggio, per la produzione di biogas grazie al conferimento
dell’organico proveniente dalle raccolte differenziate, in modo da eliminare i costi di
conferimento dell’organico agli impianti di compostaggio fuori Provincia, rendere
completamente autosufficiente in termini energetici l’intero impianto di depurazione delle acque
e produrre/vendere compost.
7) L’estensione e l’incentivazione del porta a porta in modo diffuso e capillare sul tutto il territorio,
come stanno attuando diversi Comuni in Toscana ed in Italia.
8 La definitiva rinuncia sia alla costruzione di un nuovo inceneritore dell’Ato Costa che al potenziamento con la terza linea di quello di Livorno.
9) Unire le forze di tutti quei singoli, comitati e associazioni dell’area Ato Costa, che hanno in comune questi intenti in modo da rafforzare la lotta per gli obbiettivi condivisi e diffondere le buone pratiche, per la comune battaglia per la sostenibilità ambientale, per la sicurezza sul posto di lavoro, per la tutela dei cittadini e per la verità e la giustizia.
Attuando questi punti si possono avere:
1) Ambiente più sostenibile
2) Più posti di lavoro
3) Più sicurezza nei posti di lavoro e nelle città
4) Una tassa dei rifiuti molto meno


FIRME: Rete Ambientale della Versilia; Ambiente e Futuro Capannori; RSA CGIL Sea Ambiente e Sea Risorse; Cobas lavoro privato Pisa; Sel Viareggio Massarosa Camaiore Versilia Nord; Sinistra Critica Versilia Coordinamento Anticapitalista Versiliese (CAV); Spazio Antagonista Resistenza Sociale; Partito Comunista dei Lavoratori Versilia e Lucca; Dada Viruz Project; Unione Inquilini Viareggio Cantiere Sociale Versiliese; Associazione Berretti Bianchi onlus Viareggio; Brigata Sociale Antisfratto; Movimento 5 Stelle Versilia; Gruppo Ambiente PD Viareggio; Forum Toscano dei Movimenti per l’acqua ATO 1; Lista Civica Alternativa per Camaiore; Lara Fiorini (segretario Provinciale IDV Lucca); Roberto Balatri (responsabile gruppo ambiente e territorio FDS Lucchese); Giuseppe Tartarini (presidente osservatorio rifiuti zero Seravezza); Comitato ARCI Versilia; Partito dei CARC Viareggio; circolo Alessandro Petri

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