Da giovani che aiutano le famiglie in difficoltà ai violenti e irresponsabili che sostengono ricchi pensionati invalidi a scapito di proprietari di case sull’orlo del baratro economico.. Cambia davvero rapidamente l’opinione di alcune testate giornalistiche locali che in questi giorni attaccano sconsideratamente il lavoro svolto da UI e BSA, difeso o quantomeno non denigrato in questi due ultimi anni. Gli articoli di stamani riguardante una stretta poliziesca sui picchetti antisfratto invece di spaventare il giornalista per una deriva che porterebbe decine di famiglie in mezzo ad una strada viene considerata quasi un toccasana per la città , vittima da troppo tempo delle scorribande di ragazzi e ragazze impegnati nella lotta per la casa e per un lavoro. Eh già, il lavoro. Come UI e BSA veniamo criticati perché difendiamo famiglie che non hanno bisogno. Nulla di più falso e denigratorio. Ogni martedì, al nostro sportello in via delle libertà 43, decine di persone si presentano per chiedere aiuto e noi, come sindacato e militanti politici, vagliamo individualmente ogni situazione cercando criticità e incongruenze. Noi non possiamo ne dobbiamo sostituirci agli organi competenti per l’assegnazione delle case popolari. Ribadiamo con forze che per noi ognuno ha diritto ad un tetto e ad una vita dignitosa, quindi continueremo con i picchetti, il sindacato e tutte quelle attività utili affinché Viareggio sconfigga l’emergenza abitativa. Perciò non basteranno qualche show di ufficiali giudiziari, di proprietari accaniti e di avvocati pronti a sotterrare la dignità umana per un pugno di soldi e a denunciarci minacciandoci sui giornali, nel tentativo di farci desistere o mollare dalla nostra battaglia. Questo accanimento è frutto di un disagio che non vede vinti o vincitori, solo i poteri forti non vengono lesi e per questo chiediamo che il comune si faccia carico anche dei problemi di quei padroni di casa che a causa della crisi non percepiscono il giusto affitto pattuito, che per alcuni proprietari è l’unica forma di sostentamento visto che questa crisi colpisce anche il ceto medio. Come UI e BSA non vogliamo una guerra tra locatore e inquilino ma tentiamo di trovare una soluzione continuativa al problema affitti. Sappiamo bene che senza il comune questa impresa sarà sempre più difficile..
Parallelamente alle nostre azioni, giudicate violente da una manica di avvocati al servizio del denaro, noi abbiamo stipulato in tutti questi anni di militanza nel sociale e nelle lotte per la casa, circa 30 punti per tentare di risolvere la situazione dell’emergenza abitativa e di farlo con criteri basati su ideologie e valori fondati sulla libertà e sui diritti di ogni essere umano.
Ieri ci siamo incontrati con l’assessore Rossetti al quale abbiamo esposto le nostre proposte sulle politiche abitative, gli abbiamo esposto il problema dell’occupazione del collegio Colombo, che ritorna ad essere denigrato dalla stampa locale come occupazione di una scuola. Niente di più falso, ribadiamo che quello è un immobile di proprietà del comune e la sua destinazione al progetto scolastico ci vede più che favorevoli. Abbiamo chiesto all’assessore di reperire al più presto un’immobile di proprietà pubblica che possa essere riconvertito e rivitalizzato dagli occupanti del Colombo e da tutte le famiglie che saranno in mezzo ad una strada, che in questa maniera avrebbero una soluzione temporanea di abitazione che però non li sottoporrebbe a quella tanto millantata all’illegalità paventata delle assurde visioni lobbyste della politica forte.
Da ognuno secondo le sue capacità, ad ognuno secondo i suoi bisogni; questa è la nostra politica.
Unione Inquilini
Brigata Sociale AntiSfratto