“Domiciliari in un cesso.” Il cantiere sociale denuncia la cosa

C’è rabbia al cantiere sociale perché si sentono lasciati soli dalle istituzioni a gestire l’emergenza sociale in un quartiere difficile. Il cantiere sociale, la realtà che da anni ha messo insieme pezzi importanti dell’associazionismo cittadino, prosegue i suoi impegni con attività culturali, sociali, ricreative come i corsi di teatro, lo sportello del lavoro, la ludoteca per i bambini o il cineforum, solo per citarne alcune, ma nello stesso tempo denuncia un degrado degli immobili confinanti. La vicenda che poi è emersa grazie a testimonianze di lavoratori della provincia, frequentatori del cantiere e alcuni giornalisti ha semplicemente dell’incredibile. Un magistrato ha messo agli arresti domiciliari una persona in un cesso occupato. Sembrerebbe, il condizionale è d’obbligo, come ci ha riferito una giornalista che i carabinieri avessero segnalato alla magistratura l’inopportunità del luogo. Rimane il fatto che il detenuto, poi, è evaso dal cesso per tornare a delinquere.

Mentre verso i compagni le morbose attenzioni repressive non vengono mai meno, per altri casi c’è quantomeno della sciatteria. A voler essere paranoici o complottisti si potrebbe anche pensare che qualcuno abbia voluto portare la zizzania al mulino, al posto del grano, per poi dare la colpa al mulino se il pane non è di ottima qualità. A voler essere più realistici e pragmatici c’è da pensare che siamo di fronte al solito menefreghismo e pressapochismo delle istituzioni italiane. Quello che è certo è che tutto questo avviene in un periodo politico ed economico molto delicato per gli equilibri di questa città per questo è bene non far passare sotto silenzio niente. Qui sotto pubblichiamo integralmente il comunicato del direttivo del cantiere sociale.

Comunicato Stampa

Il direttivo del cantiere sociale si è riunito per discutere dello stato di abbandono in cui versano gli stabili, di proprietà dell’ex provincia, che si trovano ubicati attorno a dove ha sede la nostra associazione. Abbiamo già più volte denunciato come certi spazi siano presi di mira da persone poco raccomandabili dedite ad attività criminose. Adesso, però, siamo veramente allibiti e allarmati da un quadro generale che sta degenerando. Siamo allibiti dal fatto che la magistratura abbia concesso gli arresti domiciliari ad una persona dentro dei servizi igienici occupati illegalmente dalla moglie. Come è possibile che tutto questo sia potuto avvenire? E come è possibile che le istituzioni più volte avvertite da noi non siano intervenute. Sicuramente giudichiamo deprecabile l’atteggiamento di inerzia dell’ex assessore al sociale Roberto Rossetti che niente ha fatto nonostante avessimo evidenziato il problema. Vediamo come si comporterà la nuova assesora Isaliana Lazzerini. Chiediamo inoltre un incontro ufficiale con il presidente della provincia Baccelli perché non possiamo tollerare che le nostre numerose attività sociali e ricreative rischino di essere danneggiate. La nostra pazienza sta per scadere.

Il direttivo del Cantiere Sociale Versiliese

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