Una giornata importante quella di sabato 8 novembre per Viareggio. In mattinata al Dopo Lavoro Ferroviario s’è svolto un convegno su salute e lavoro promosso dai COBAS e da Medicina Democratica. Il convegno, che ha visto la partecipazione, di una cinquantina di persone, è stata l’occasione per promuovere lo sciopero sociale del 14 novembre. Nel pomeriggio a Viareggio 1500 persone sono scese in piazza per difendere i beni comuni. All’appello di “Io sto coi passeggini” hanno risposto anche chi non vuole la chiusura della piscina, i militanti della Brigata Sociale Antisfratto, i lavoratori precari del turismo, gli studenti e i famigliari delle vittime della strage ferroviaria del 29 giugno. Asilo, scuola, piscina, sport, casa, lavoro sono tutti beni comuni messi in discussione dalla crisi. Il debito non va pagato era una delle parole d’ordine più diffuse. Al corteo hanno partecipato anche i Cobas che hanno diffuso a seguente nota: “Oggi i nidi sono ancora servizi a domanda individuale e la quota a carico delle famiglie ammonta a cifre che hanno indotto molte famiglie a rinunciare al servizio per i costi incompatibili con redditi ormai ridotti a poca cosa
I nidi, a detta dei pedagogisti, sono fondamentali per lo sviluppo sotto i tre anni ma lo stato e i comuni non hanno mai inserito i nidi nella pubblica istruzione e, per ridurne i costi, la Regione Toscana ha recentemente approvato un regolamento che aumenta il numero dei bambini in rapporto alle educatrici senza prima domandarsi se le attuale strutture sono sufficientemente capienti\aattrezzate-
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