Sabato 24 e domenica 25 gennaio si è svolto, presso l’officina d’arte fotografica e contemporanea “Dada Boom” di Viareggio, un art happening che ha visto venti artisti esporre le proprie opere. Il tema dell’happening era “Trasgressioni” e non sono mancate chicche interessanti per le centinaia di persone che nei due giorni hanno visitato l’esposizione.
La trasgressione, sia per gioco, sia per superare i limiti è un principio evolutivo secondo cui donne e uomini, da sempre, mettono in discussione i principi e le regole dell’esistente superandole.
Come la scienza e il gioco, anche, l’arte svolge un ruolo fondamentale in questo universo ancora in definizione e diventa un veicolo ed un’opportunità di evoluzione del pensiero umano stesso.
Nomi affermati, come Giacomo Verde, e giovani artisti emergenti, come il promettente Davide Bondielli, hanno dato vita ad una due giorni ricca di emozioni per gli amanti dell’arte. I venti artisti hanno realizzato sculture, poesie, dipinti, istallazioni, video art tutte con l’obbiettivo di “trasgredire” o nel materiale usato o nello stile o nel concetto.
Davide Bondielli, Giacomo Verde, Melissa Mariotti, Giovanna Bertolozzi, Tatiana Villani, Sara Bellandi, Alessandro Giannetti, Lorenzo Mazza, Massimo Cittadini, Graziano Dovichi, Carlo Galli, Maurizio Esposito, Mario Giannelli, Glauco Di Sacco, Eleonora Rotolo, Elisabetta Giannaccini, Francesco Sfogli, Leonardo Ciuti, Lino Strangis, Luca Leggero hanno spaziato su campi diversissimi.
La stessa idea d’arte è stata messa in discussione da alcuni artisti.
Graziano Dovichi con la sua opera dal titolo “Valore aggiunto o valore sottratto? Decidi tu!” interviene con piccoli disegni, precisamente mosche, su di una litografia dell’artista Antonio Possenti. L’osservatore deve decidere se l’aggiunta di queste mosche sull’opera originale sono un valore aggiunto o una mancanza di rispetto verso l’autore. Dovichi, per certi versi, espropria l’opera all’artista originale e coinvolge l’osservatore obbligandolo a prendere una posizione.
“Trasgredendo”, l’opera di Alessandro Giannetti, è un letto rovesciato appeso al soffitto a voler trasgredire le leggi della gravità. Sulle lenzuola vengono proiettate immagini e animazioni in omaggio alla satira tra le quali spicca un amplesso tra il senatore della Lega Nord Mario Borghezio e un kebab.
Massimo Cittadini presenta “Unwatchable painting” un quadro che trasgredisce “le regole dell’essere quadro”, e cioè un quadro che quando esposto non rivela alcun dipinto sulla tela, un quadro che non dice niente, anche se ovviamente potrebbe sembrare (o anche essere) una citazione dei monocromi di tanti autori, ma che si presenta, insomma, come un quadro senza niente di particolare dipinto sulla tela. Quando il pubblico è uscito e vengono spente le luci, solo allora il quadro si mostra con il suo messaggio dipinto, per un periodo variabile tra qualche decina di secondi e vari minuti, fino a tornare lentamente in uno stato di imperturbabilità e invisibilità.
Giacomo Verde ha realizzato “Cystostomy” una stampa su carta da fotocopie incollata su cartone
più sacchetto “rischio biologico” con reperto medico. Un opera di forte impatto emotivo che mette sotto gli occhi dell’osservatore un corpo malato che normalmente si tende a nascondere sia visivamente che lingusticamente attraverso l’uso di termini medici che ne neutralizzano la consistenza. L’opera intende esporre, trasgressivamente, questa rimozione in atto nel nostro “corpo sociale”. Trasgressione anche nei materiali utilizzati, molto poveri, in modo da togliere qualsiasi “aura estetica” e per andare oltre “il retinico” come direbbe Duchamp. Nell’Happening non poteva mancare un omaggio alla rivoluzione spagnola del ’36 con il dipinto di Maurizio Esposito “Azione Anarchica.”
Un evento sicuramente riuscito e già c’è attesa per l’happening di marzo che tratterà il tema delle disobbedienze.