Veolia è una multinazionale che per i suoi profitti è sempre passata sul bene comune. In varie parti di Europa si è resa protagonista di comportamenti scellerati.
Oggi a Lucca si arriva a sentenza per lo sversamento diretto nei torrenti Baccatoio e Carraietta di acque inquinate dell’inceneritore di Falascaia a Pietrasanta (circa 3700 tonnellate).
Furono trovate tracce di diossina anche alla foce del fiume Motrone a 3 Km dall’impianto in piena zona turistica.
La Versilia è salita, negli ultimi anni, alle cronache purtroppo per l’aumento di neoplasie e malattie cardiovascolari.
Alcuni cittadini con una denuncia alla magistratura sono riusciti a far chiudere l’impianto di morte, il 7 luglio 2010, e a far iniziare un processo contro i dirigenti di Veolia.
Siamo qui per solidarizzare con le cittadine e i cittadini che in questi anni hanno lottato contro l’arroganza di Veolia per difendere ambiente e salute.
Ci auguriamo sia resa giustizia alla Versilia, tuttavia, non possiamo dimenticare che troppe volte le multinazionali hanno inquinato, avvelenato e devastato e poi i loro dirigenti sono riusciti a farla franca. Troppo spesso si usano due pesi e due misure colpendo chi manifesta contro le devastazioni ambientali, vedile pesanti e ingiuste sentenze ai No TAV e si assolvono chi in nome del profitto distrugge le nostre vite.
Saremo sempre al fianco di chi lotta per la difesa dell’ambiente ricordando che fino a che esisterà un sistema di produzione come quello capitalistico l’ambiente non potrà mai essere tutelato fino in fondo.
Blocco Anticapitalista Versiliese
Alla fine giustizia all’italiana condanne non per tutti e minime. Solo 6 mesi, e pene sospese, per i dirigenti di Veolia che hanno versato liquidi inquinati nei corsi d’acqua vicino all’inceneritore. Mentre lo stato da pene pesanti ai No TAV, colpevoli di difendere il proprio territorio, tratta con i guanti le multinazionali criminali che ci avvelenano in nome dei loro sporchi profitti.