Le provincie rimangono in piedi a dispetto di tutti i discorsi di propaganda sul taglio dei costi. L’unica cosa che cambia, ed in peggio, è il fatto che adesso non la votiamo più noi. Diviene un ente di secondo livello ovvero viene votata solo da chi è nelle istituzioni.
Per quanto concerne la provincia di Lucca lo scontro per chi sarà il nuovo presidente della provincia sarà tra Menesini del PD e Giannini di Alternativa Civica (centrodestra) per presentare un candidato serve il 15% delle firme del corpo elettorale ovvero almeno 72 tra consiglieri comunali e sindaci. Per presentare una lista invece basta il 5% del corpo elettorale ovvero almeno 24 tra consiglieri comunali e sindaci. La sinistra istituzionale (PRC PcdI e SEL) è riuscita a presentare una lista alternativa sia al PD che alla destra che si chiama “L’altra provincia per i beni comuni” della lista fanno parte 1) Paolo Barsanti 2) Marco Bonini 3) Andrea Favilla 4)Leonardo Gilardetti 5)Pietro Lazzerini 6)Giorgio Salvateci
Le elezioni del presidente della provincia e dei 12 consiglieri è prevista per il 20 settembre e come abbiamo già detto vede esclusa la cittadinanza dalla partecipazione.
Nicolò Martinelli responsabile di organizzazione del PRC afferma: “l’intento politico della presentazione della lista è quello di provare a interrompere l’egemonia data dal Patto del Nazareno in salsa lucchese tra PD e Forza Italia e costruire un’alternativa che sia in questa fase forza di opposizione e controllo degli atti che riguardano le competenze provinciali ancora in essere come la scuola, la viabilità provinciale, la formazione professionale e l’ambiente.” Nicolò Martinelli conclude augurando che i consiglieri non allineati scelgono questa lista mandando in consiglio provinciale una voce diversa.