Già sulla costituzionalità del normale DASPO ci sarebbe molto da discutere visto l’arbitrarietà con cui viene affibbiato e visto che non è un organo terzo come la magistratura a decidere. Adesso però gli apparati repressivi si sono inventati qualcosa di ancora più odioso il DASPO di Piazza.
La questura di Pisa ha deciso di affibbiare sei DASPO dallo stadio e da impianti sportivi ad altrettante persone che partecipavano ad una manifestazione di protesta lo scorso 14 novembre. Quale sia il nesso logico della assurda decisione lo si può vedere solo capendo le logiche repressive. Curioso e ipocrita e lo slogan che spesso sentiamo dire: “la politica non dovrebbe entrare nello sport.” Ma se è stata proprio la questura di Pisa a colpire sullo sport persone che erano ad una manifestazione politica. Ma anche questa non è una novità del resto negli stadi sono stati sperimentati i manganelli tonfa e i cancerogeni lacrimogeni CS poi usati nelle piazze. Con il DASPO di piazza gli apparati repressivi fanno un ulteriore passo in avanti nel restringere le libertà. Si tratta di un provvedimento intimidatorio che può essere applicato grazie al decreto legge Renzi – Alfano del 22 agosto 2014, n°119 convertita con modificazioni nella legge del 17 ottobre 2014 n°146
Una legge iniqua mirata a restringere le libertà individuali e intimorire chi manifesta per dei propri diritti.
Per questi motivi la città di Pisa ha iniziato una campagna per contrastare questi nuovi Daspo e venerdì 29 gennaio si è tenuta un’assemblea cittadina molto partecipata dove sono state annunciate diverse iniziative e d è stato presentato il Comitato “No Daspo di piazza”. In molte città questo appello è già stato accolto. A Viareggio noi del Gruppo Autonomo Viareggio ci mobiliteremo per raccogliere firme contro questo provvedimento che giudichiamo vergognoso. La nostra solidarietà ai colpiti da questo provvedimento è totale.
Gruppo Autonomo Viareggio