Bellissima serata al kiosko nella pineta di Levante dove ARCI e ANPI hanno promosso la pastasciutta antifascista in ricordo di quella che si tenne il 25 luglio 1943 a casa Cervi. L‘iniziativa ha visto partecipare tantissime persone, tra cui molti giovani, che hanno gustato una pastasciutta biologica a chilometro zero.
Non ci sono state le provocazioni annunciate sui socialnetwork dagli idioti fascisti nostrani. Ancora una volta i leoni da tastiera si sono rivelati per quello che sono dei quaquaraqua. Del resto la loro ricerca di consenso si limita a starnazzare su facebook con la complicità di qualche testata online che non merita nemmeno di essere menzionata. La riprova l’abbiamo avuta anche sulla vicenda del Mc Donalds. L’estrema destra da sempre contraria alla multinazionale americana non ha detto una parola per non alienarsi le simpatie dei tanti qualunquisti che in un razzismo bipolare tipicamente italiota oppongono l’Hamburgher al Keabab. Roba da rutti anche senza berci una coca cola. Al kiosko invece si è bevuto del buon vino e cantato “Bella Ciao”. E’ stato ricordato come il 25 luglio Mussolini cascò per mano del suo stesso partito che lo mise in minoranza e di come il fascismo cercò di sopravvivere e riciclarsi senza Mussolini. Sono state ricordate le scene di giubilo in tutta Italia, compreso Viareggio, per la caduta del tiranno. I valori dell’antifascismo rimangono attuali e per questo è importante difendere la carta costituzionale nata dalla Resistenza votando No al referendum sulla proposta di “Deforma costituzionale” voluta dal trio Renzi Boschi e Verdini.
A Viareggio l’antifascismo è vivo.