Finito il dibattimento processuale, il processo per la strage ferroviaria di Viareggio è entrato nella fase calda delle requisitorie. I PM hanno chiesto condanne per i 33 imputati che variano dai cinque ai sedici anni. Sappiamo, tuttavia, che la prescrizione incombe per diversi reati e che quindi con il processo di appello le pene saranno irrisorie e che qualcuno riuscirà a farla franca. D’altro canto mentre un tribunale della repubblica italiana chiede 16 anni per Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Ferrovie, qualcuno lo candida, assieme alla Marcegaglia, al premio eccellenza italiana. Il premio viene assegnato ad una esperienza di successo di un’impresa o un professionista che abbia evidenziato una particolare capacità di innovazione di prodotto e difeso i livelli occupazionali. Evitiamo commenti sui prodotti delle ferrovie italiane perché si commentano da soli. Sull’occupazione negli ultimi dieci anni sono stati persi migliaia di posti di lavoro per non parlare dei licenziamenti ad oc contro chi protestava, proprio, perché chiedeva maggiore sicurezza. La strage di Viareggio non è stata una fatalità come il signor Moretti vorrebbe far credere ma è stata una strage annunciata dovuta alla negligenza e alle scelte aziendali finalizzate a favorire i profitti a scapito della sicurezza per i lavoratori, gli utenti di ferrovie e, come nel caso della strage del 29 giugno avvenuta a Viareggio, anche di semplici cittadini che si trovavano nelle proprie abitazioni.
L’accusa ha chiesto 15 anni, anche, per Michele Mario Elia all’epoca della strage amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana e poi nominato successore di Moretti. Oltre a Moretti ed Elia, sono state chieste condanne per altri dirigenti italiani della Rete Ferroviaria Italia, e di Ferovie logistiche. Chieste pene anche per i dirigenti tedeschi e austriaci della multinazionale GATX Rail.
Sappiamo che nessuno di questi signori farà un solo giorno di carcere. Sappiamo che la giustizia in uno stato capitalista al di là dello slogan, scritto nelle aule di tribunale, non è uguale per tutti.
I famigliari delle vittime hanno ascoltato le richieste con molta compostezza e con la solita dignità. Tuttavia, hanno fatto notare come il signor Moretti fosse al Quirinale a ritirare un premio mentre in un aula di tribunale si discuteva di lui ma anche questo se ci indigna non ci meraviglia. Sappiamo di come il potere coccola i suoi accoliti e di come cane non mangia cane.
I pm Amodeo e Giannino hanno chiesto, inoltre, a condanna a sanzioni da un milione di euro ciascuno per Ferrovie dello Stato e per le società Fs Logistica, Rfi,Trenitalia, e per Gatx Rail Austria, titolare del carro che deragliò e da cui si innescò l’incendio che costò la vita di trantadue persone. Chiesta la condanna anche per le officine Jugenthal Waggon Hannover dove fu fatta la manutenzione dell’asse del vagone che si spezzò, e Gatx Rail Germania.
Adesso la parola passa alle parti civili poi agli avvocati della difesa e verso metà novembre dovrebbe arrivare l’attesa sentenza che ci auguriamo porti almeno un po di giustizia ai famigliari delle vittime e all’intera comunità viareggina.
Le vite di tutti devono valere più dei profitti di pochi!