Era prevedibile e si è verificato. Un flop la cerimonia ufficiale a Largo Risorgimento organizzata dalle istituzioni un successo la giornata promossa dal Cantiere Sociale al Varignano.
A Largo Risorgimento ci saranno state 30 persone scarse compreso i membri della banda musicale e le forze di polizia. Ricordare la Resistenza con vuota retorica non paga più specie se poi a parlare sono personaggi di una politica screditata.
Diversa la situazione al Cantiere Sociale dove per tutta la giornata si sono alternati musica, teatro, mercatino delle autoproduzioni, ludoteca per bambini, ecc., interventi politici su temi attuali come; femminismo, ambiente, casa, lavoro, repressione e lotta dal basso per ridare un’altra socialità al quartiere.
Solo al Pranzo hanno partecipato più di cento persone ma almeno un altro centinaio ha attraversato lo spazio nel pomeriggio che è rimasto aperto fino alle 21. Un vero successo che ci dice che ci sono due modi diametralmente diversi di ricordare il 25 aprile. C’è chi fa demagogia e magari sventola la bandiera blu dell’Europa e chi crede nelle nuove resistenze e le pratica come esercizio quotidiano nei quartieri, nei luoghi di lavoro e negli spazi liberati.