Pochi giorni fa si sono svolte le elezioni provinciali sul nostro territorio: Non che qualcuno se ne fosse accorto, in effetti.
Perché anche se le elezioni provinciali di secondo livello vengono trattate come un affare privato tra pochi intimi, l’amministrazione politica di questi enti ha enormi ricadute sulla vita dei cittadini, occupandosi di quelle scuole i cui soffitti vengono sempre più giù a causa della mancanza di manutenzione e di quelle strade che sempre più spesso si allagano e si ghiacciano al primo maltempo.
Ci sarebbe bisogno giusto di qualche miliardo di euro (1,7 miliardi per scuole e 600 milioni per strade secondo la richiesta dell Unione Province Italiane) per tamponare l’emergenza, ma tanto che interessi hanno i governi a risolvere i problemi ad enti non direttamente eletti dai cittadini? Dove siedono politici che vengono votati per fare altro?
È in questa forbice micidiale tra tagli agli enti locali e riduzione degli spazi di democrazia che muore la Repubblica Italiana.
Perché non solo il PD non pensa minimamente a tagliare i cacciabombardieri per finanziare edilizia scolastica e riassetto idrogeologico del territorio, nè tantomeno a ripristinare il suffragio universale per gli enti provinciali: resosi conto che i propri Sindaci hanno dei grossi problemi a venire eletti, adesso si è inventato pure la legge per eleggere i “sindaci di minoranza” al primo turno con il 40% dei voti, per evitare che essi si sottopongano alla prova del ballottaggio che spesso sbarra la strada alle loro ambizioni politiche (vedi caso Fassino a Torino).
È anche per contrastare questo ottuso centralismo, la pretesa che la immensa provincia italiana con il suo importante tessuto associativo e partecipativo sia solo una dependance delle decisioni prese nelle segrete stanze cittadine, che il nostro partito è impegnato nella costruzione a livello nazionale e locale della lista Potere Al Popolo.
Ci auguriamo che il nuovo “consiglio provinciale” sia all’altezza di affrontare i gravi problemi del nostro territorio, a partire da quelli riguardanti gli istituti Stagi, Chini e Marconi.
Ringraziamo il nostro compagno Pietro Lazzerini, consigliere uscente, per l’importante lavoro di opposizione, sempre costruttiva, al presidente Menesini e alla maggioranza artificiale del Partito Democratico, annunciando che continueremo ad essere in prima fila per la sicurezza e il diritto allo studio dentro e fuori le istituzioni. #poterealpopolo
Nicolò Martinelli
Segretario Federazione Versilia
Partito della Rifondazione Comunista