L’autore delle infami scritte razziste e omofobe è stato identificato dalla polizia ma il nome non è stato ancora reso pubblico. Se si fosse trattato di un ultras o di un ragazzo di un centro sociale le generalità sarebbero state spiattellate immediatamente. Un giornale locale, per il processo a chi contestò, giustamente, il razzista Matteo Salvini non solo mise i nomi di tutti in neretto ma pure quello di una compagna deceduta mancando del tutto di rispetto. Insomma siamo alle solite: due pesi e due misure. Del resto il tipo che ha fatto le scritte razziste ha già messo le mani avanti affermando: “Sono depresso ero ubriaco”. Come se per i depressi e gli ubriachi voler bruciare i gay, i neri di pelle e i rom fosse normale o comunque una attenuante.
Di idioti in giro ce ne sono tanti che fanno cose di nascosto o nell’anonimato. Il mondo pullula di leoni di tastiera che appena presi iniziano a fare le fusa come i gattini. Su facebook, nei giorni scorsi, avevamo letto anche insinuazioni e calunnie da parte di vari personaggi, compreso esponenti del Movimento Cinque Stelle, che erano arrivati persino ad affermare che gli autori della scritta erano nemici di Salvini riconducibili ad ambienti della sinistra. Gli “Yes Man” che fino a pochi mesi fa urlavano le peggiori cose contro Salvini e la Lega adesso per difendere l’alleato che garantisce le poltrone a Di Maio e soci lo difendevano in modo pietoso insinuando cose che nemmeno alcun esponente della Lega Stessa era arrivato ad insinuare. Ora che l’autore del delittuoso gesto è stato preso e che appare palese non essere riconducibile ad alcun complotto tra Democratici, centri sociali e amici di Soros; i cinque stelle dovrebbero chiedere scusa ma si arrampicano sugli specchi dicendo: “E’ un soggetto instabile mentalmente.” Sembra che abbiano scoperto l’acqua calda?! E’ ovvio che è instabile mentalmente uno che va a inneggiare ai roghi nel giorno dell’anniversario del rogo della strage ferroviaria di Viareggio. Nessuno infatti ha mai pensato che un militante della Lega potesse fare una simile scritta. Abbiamo pensato e pensiamo, però, che un labile mentale, uno influenzabile indirettamente proprio dal clima di odio seminato dalla Lega e da Matteo Salvini possa compiere simili gesta e anche cose peggiori. Le sparatorie in altre città le abbiamo già viste. Perché la realtà supera sempre la fantasia. Quindi ognuno deve assumersi le proprie responsabilità politiche e morali.
Alcuni compagni del Cantiere Sociale e dell’Officina Dada Boom si erano recati, nei giorni scoris, in commissariato per autodenunciarsi dopo il murales “Welcome Refugees” che aveva coperto le scritta razzista al Varignano. Naturalmente le forze di polizia non hanno preso alcuna denuncia sostenendo che non vi erano gli estremi.
Gli idioti dell’opinionismo da socialnetwork, tra cui ancora alcuni esponenti del Movimento Cinque Stelle, avevano tentato di mettere sullo stesso piano le scritte razziste con il murales. Parlando in entrambi casi di imbrattamento. Peccato per queste pecore che belano “onestà onestà” che i reati per cui è stato denunciato l’autore delle scritte xenofobe e omofobe siano danneggiamento e istigazione all’odio razziale. Il tentativo di mettere sullo stesso piano antirazzismo e razzismo è miseramente fallito. I signori dei Cinque stelle e delle tre scimmiette farebbero bene a chiedere scusa.