Esprimiamo al compagno Gianfranco Castellotti, bloccato in modo del tutto anomalo e singolare dalla polizia in Turchia la nostra piena solidarietà. Gianfranco si trovava in Turchia come osservatore internazionale per seguire alcuni processi che vedono imputati alcuni avvocati perché nel regime di Erdogan gli avvocati che difendono imputati che non piacciono al sultano vengono inquisiti, arrestati e torturati. Conosciamo Gianfranco per la sua dedizione e il suo impegno in quanto fa parte della associazione “Berkin Elvan” che ha sede presso il Cantiere Sociale Versiliese. Chiediamo alle autorità italiane di intervenire celermente presso il governo turco per chiederne l’immediato rilascio. Condanniamo per l’ennesima volta le azioni del governo turco ed estendiamo la solidarietà a tutte/i le persone incarcerate per opporsi alla dittatura fascio islamica del Sultano Erdogan.
Cantiere Sociale Versiliese
Libertà immediata per il compagno Gianfranco Castellotti nelle mani del regime imperialista di Erdogan!!! Pronti a mobilitarsi in una logica internazionalista e di solidarietà di classe per sostenere le ragioni del compagno trattenuto e di tutti i prigionieri politici turchi.
Laboratorio Contro la Repressione “Sacko”
Siamo giunti a conoscenza che l’attivista comunista Gianfranco Castellotti è, trattenuto contro la sua volontà, nelle mani della polizia del dittatore turco Erdogan. Si tratta di un fatto molto grave perché i capi di accusa non sono stati ancora formulati e perché lui si trovava in una missione di solidarietà internazionale. Esprimiamo a Castellotti e a tutti i prigionieri nelle carceri turche la piena solidarietà. Invitiamo le autorità italiane a mobilitarsi perché sia immediatamente rilasciato.
Repubblica Viareggina
One Response to Scatta la solidarietà a Castellotti fermato in Turchia dalla polizia