In circa 2000 hanno sfilato per le vie di Massa per salvare le montagne dai cavatori.

Il profitto di pochi cavatori; i quali vogliono toglierci le montagne che sono, invece, un patrimonio di tutti; è finito giustamente sotto accusa da parte di quasi 2000 manifestanti che sabato 4 gennaio hanno sfilato in modo deciso per le vie di Massa. partendo da piazza Alcide De Gasperi. La manifestazione promossa dalla Commissione Ambiente del CAI di Massa (TAM) per la salvaguardia delle Alpi Apuane dall’azione distruttiva delle escavazioni ha visto l’adesione di numerose associazioni ambientaliste, centri sociali, gruppi informali, Fridays for Future, ecc..
L’azione si colloca all’interno della seconda richiesta di Extinction Rebellion: fermare immediatamente la distruzione degli ecosistemi.
Le Alpi Apuane sono un patrimonio culturale e naturalistico di incomparabile bellezza e vanno preservate e mantenute integre per le generazioni future.
L’escavazione, in particolare quella che non rispetta le regole, mette a rischio non solo la montagna, ma tutto l’ecosistema Apuano, in primis il sistema acque. Sempre più spesso abbiamo visto il Frigido e altri corsi d’acqua trascinare la marmettola.
Al corteo presente anche la Casa Rossa Occupata, da sempre in prima linea nelle battaglie ambientaliste, ch ha sfilato con lo striscione: “La vera violenza è il vostro profitto! Giù le mani dalla montagna.”
La mobilitazione popolare di sabato è sicuramente una tappa importante di un percorso articolato e lungo, che mette in scontro gli interessi di una lobby da una parte e di chi ama il bene comune dall’altra. Si tratta di una lotta strategica anticapitalista.

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