Il comitato per la sanità pubblica della Versilia chiede cosa stia aspettando Rossi per i tamponi?

PER I TAMPONI CHE COSA STANNO ASPETTANDO? In data 17 marzo il governatore Rossi annuncia, la Toscana darà avvio a uno screening di massa per l’emergenza Covid19. Verranno fatti test sierologici sui 60 mila dipendenti della sanità pubblica e poi su quelli della privata (richiesta avanzata tra l’altro, dagli stessi lavoratori, senza ottenere nessuna risposta o risposte vaghe e fumose!). Sono passati 14 giorni dal proclama e ancora lo screening non è stato fatto (come ci risulta in vari ospedali toscani, NOA, Versilia ecc…).Cosa aspettano se come dicono l’interesse primario è la tutela dei medici, degli infermieri e degli operatori sanitari?La circolare Ministeriale n.18 del 25/3/2020 prevede che il personale sanitario esposto, venga sottoposto a indagini (tampone rino-faringeo) mirate a valutare l’eventuale positività al Covid19. Questa misura, oltre a costituire una tutela per il personale sanitario, è rilevante anche per i soggetti che vengono a contatto con il personale medesimo siano essi i pazienti che i loro familiari. Questo tipo di approccio andrà rivolto anche a tutto il personale, sanitario e non, che opera nelle R.S.A.La strategia fondamentale per ridurre il contagio, oltre all’isolamento sociale, sono i tamponi ma questi vanno fatti a tutti e subito. Ogni caso positivo non diagnosticato può contagiarne tre. Se, oltre alla persona sintomatica, si identificano e diagnosticano tutti i suoi contatti mettendoli in quarantena allora si rimuove il loro potenziale di diffusione. Vo’ Euganeo in Veneto è un esempio eccezionale di come è stata gestita l’emergenza.Ma c’è di più, presentando il rapporto italiano Covid 19 il dott. Brusaferro, presidente dell’ISS ha sottolineato: “I test sierologici ad oggi non hanno raggiunto livelli di affidabilità tali da poter essere utilizzati e quindi non ne viene raccomandato l’utilizzo”. Infatti i test sierologici non ricercano il virus ma la risposta anticorpale e sembra che debbano passare almeno otto giorni dopo l’insorgenza dei sintomi perciò possiamo immaginare durante questo periodo quante persone possano essere infettate. Non a caso l’OMS ha raccomandato di eseguire i tamponi. I risultati dei test sierologici serviranno in futuro agli epidemiologi per costruire grafici e studiare nei dettagli l’epidemia che c’è stata.Dopo tutto questo Rossi che fa? Decide di andare avanti con la sperimentazione dei test sierologici!
Comitato per la sanità pubblica della Versilia e contro il depotenziamento dell’ospedale Versilia Aderente al Coordinamento Salute Ambiente e Sanità

Per contatti: Gruppo Facebook – email: infocomitatosanitapubblicaversilia.it

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