In questi giorni numerosi cittadini hanno firmato per una Viareggio Lenta, perché non torni il traffico ad inquinare. L’iniziativa partita da numerose mamme ha già visto l’adesione, in sole 48 ore, di oltre 700 persone. Ci appare un’iniziativa lodevole che merita il massimo del sostegno. Purtroppo siamo sicuri che Giorgio Del Ghingaro e la sua amministrazione metteranno quelle firme in un cassetto come fecero con leoltre mille firme raccolte da Repubblica Viareggina per chiedere l’uscita da Gaia, il no all’asse di penetrazione e la difesa del parco, la difesa della sanità pubblica e l’aumento delle centraline per il controllo dell’inquinamento dell’aria. Riteniamo importante difendere l’ambiente e la salute di tutti ma per farlo non servono slogan ma un programma ecosocialista, servono buone pratiche come quelle che da anni portiamo avanti per la messa a dimora di nuove piante. Nell’idea di città che abbiamo una Viareggio più verde ci sono boschi urbani e soprattutto c’è un centro urbano chiuso al traffico delle automobili come già avviene in molte altre città.
Siamo per una politica dove l’ambiente sia al centro, e non al margine, delle scelte amministrative.
In autogestione abbiamo aderito a iniziative di messe a dimora di nuovi alberi sul suolo pubblico, se riusciremo a governare la città attueremo un programma di recupero di suolo, per cercare di recuperare quanto finora consumato, e ci muoveremo similmente a quanto avviene in altre città italiane per incentivare tetti verdi. Le nostre piazze non devono ospitare più parcheggi, ma tornare a essere luogo di incontro per le persone.
I desideri espressi da numerosi cittadini che hanno firmato la petizione sono anche i nostri. Faremo la nostra parte sia proseguendo le azioni di autogoverno, non appena sarà possibile, sia proponendo una reale alternativa ecosocialista e per la riconquista dei beni comuni.
Repubblica Viareggina
Potere al Popolo
Romina Cortopassi Viareggio Popolare per i beni comuni