Pubblichiamo il comunicato del L.C.R. “Sacko” in merito agli arresti di alcuni anarchici a Bologna.
“La repressione dello stato è tornata a colpire, in varie città di Italia. Nel mirino in particolar modo sono finiti alcuni anarchici specie a Bologna dove, sfruttando capi di imputazione fumosi e pretestuosi, la magistratura è ricorsa ad arresti, obblighi di dimora e di firma contro una decina di persone. Le colpe degli indagati sembrano quelle di avere solidarizzato con le proteste dei detenuti nelle carceri ed essersi opporsi alla devastazione ambientale, in quanto contrari all’istallazione di 5G. A Bologna c’è già stata, però, una prima risposta spontanea di alcuni compagni che hanno manifestato il loro disappunto per questa azione repressiva. Come Laboratorio Contro la Repressione Sacko esprimiamo a tutte/i le/i indagate/i la nostra solidarietà. Giudichiamo, inoltre, infamanti gli articoli della cosiddetta stampa liberale che emette sentenze ancor prima dello svolgimento dei processi. Un tentativo di criminalizzare le lotte che arriva a toccare un punto bassissimo in un articolo di Repubblica, il quale recita testuali parole: “Facevano gli anarchici ma due di loro prendevano il reddito di cittadinanza.” Emerge chiaramente, da questo sedicente giornale progressista, non solo un attacco verso una politica del dissenso ma, anche, un attacco ai soggetti sociali maggiormente in difficoltà in questa crisi come chi è costretto a prendere il reddito di cittadinanza. “
Laboratorio Contro la Repressione “Sacko”