La Rete Versiliese contro la Crisi è scesa in piazza a Pietrasanta e ha scritto ai sette sindaci della Versilia.

Sicuramente riuscita la prima uscita ufficiale del presidio della Rete Versiliese contro la Crisi. Numerosi striscioni e manifesti sotto il gazebo montato sabato 30 gennaio dalle 10 alle 13 in Piazza Crispi a Pietrasanta. In molti si sono fermati ad ascoltare gli interventi che denunciavano l’aggravarsi della crisi, anche, a seguito della pandemia. La Rete Versiliese contro la crisi nasce dall’incontro di varie realtà politiche, sindacali e di movimento anche diverse tra loro che si sono messe insieme per affrontare le gravi emergenze che ogni cittadino si trova ad affrontare. I temi del volantino parlavano di diritto alla casa, alla residenza, di sicurezza nella RSA e di sanità pubblica, di trasporti accessibili, di sostegno al mondo del lavoro. La rete Versiliese contro la crisi, con questo presidio, ha chiamato le amministrazioni comunali, e in primo luogo i sindaci che sono i primi responsabili della salute dei cittadini, ad assumersi le proprie responsabilità e ad assistere le persone che hanno maggiori difficoltà. E’ stato deciso di consegnare a tutti i sindaci dei sette comuni della Versilia una lettera aperta di cui postiamo qui sotto integralmente il contenuto.

Ai Sindaci dei Comuni della Versilia

Come Rete versiliese Contro la Crisi, vorremmo sollecitare l’attenzione delle amministrazioni Comunicali sulla situazione gravissima che stiamo attraversando e su chi, in questa situazione, sta soffrendo più di altri. Questa, conosciuta come pandemica, generata dal diffondersi di un virus mortale denominato Covid 19 che ha trovato una sanità pubblica, nazionale e regionale, taglieggiata da anni di cedimenti e sottrazioni a favore della sanità privata (che oggi latita), arriva a ridosso di una crisi economica già in atto dal 2008 e a questa si somma drammaticamente.

Il primo portato della pandemia é il grande numero di contagi e decessi, il portato della crisi economica è il peggioramento economico generale, ma, soprattutto, l’attacco alle condizioni di

vita dei meno garantiti, I dati ci dicono, inoltre, che le persone in seria difficoltà economica sono in forte crescita perché la fase attuale non colpisce solo i senza casa, i senza reddito, i senza lavoro della fase precedente, ma da una parte ne aumenta il numero iniziando da chi aveva una casa da precario e/o un reddito precario, dall’altro aggiunge quel ceto medio-piccolo che é riconducibile ai soggetti con piccole partite iva e/o piccoli/e commercianti e/o imprenditori/trici ( nella nostra zona più specificamente addetti alla ricezione , al turismo e all’indotto di questo).

Parliamo di uomini, donne, giovani e….prima di tutti/e anziani/e che sono anche cittadini e cittadine e, nel caso che vi deve riguardare, vostri e vostre concittadini e concittadine.

Ci e vi domandiamo se, di fronte ad una tragedia di morte e di povertà e/o precarietà, tragedia di

cui al momento non si vede la fine, si possa continuare la gestione della cosa pubblica con la “normale amministrazione” , con le priorità del classico calendario comunale o se, invece, vada affrontata con ben altre priorità e con una attenzione moltiplicata alle urgenze socio sanitarie.

Con questa premessa, siamo qui a chiedere alle Amministrazioni Comunali, ai Sindaci, che sono anche legalmente responsabili sul fronte sanitario per i propri/e concittadini e cittadine, di ricalibrare la macchina comunale concentrando l’attenzione di TUTTE le forze umane e mezzi

disponibili sul SOCIALE e SULLA SALUTE, facendo anche nuovi investimenti in spazi, mezzi e

addetti/e.delle classi meno abbienti, di chi viveva già ai margini della povertà e che ora lì precipita.

Si tenga conto che della attuale situazione, in special modo per quanto riguarda la sanità, sono stati e sono corresponsabili tutte le amministrazioni comunali degli ultimi decenni.

PER ESSERE PIU’ CHIARI, il varo del nuovo bilancio comunale annuale 2021 dovrà esserel’occasione per investimenti sul fronte sociosanitario con l’assunzione di personaleprofessionalmente formato e inquadrato stabilmente nel pubblico.

Tra le urgenze segnaliamo le prime in assoluto:

1—Controllo da parte della amministrazione comunale sul fronte sanitario cominciando da: Assistenza agli anziani sia in strutture (RSA) che a domicilio,  Assistenza a soggetti problematici sia in strutture (RSD) che a domicilioIn questo settore bisogna partire ancora più a monte e cioè da una seria inchiesta pubblica sullasituazione dell’assistenza alle categorie più a rischio su citate con principale attenzione allecondizioni di vita all’interno di RSA e RSD.

2—Verifica della soddisfazione dei diritti primari per tutti/e come generi alimentari, condizioniabitative adeguate . Vanno trovati alloggi confortevoli ai senza tetto. Non è possibile affidarciesclusivamente al volontariato che, comunque, va supportato.

3—Creazione di un centro di ascolto, se non basta l’URP, con addetti/e capaci di ascoltare edindirizzare i richiedenti alla soluzione delle problematiche giornaliere che possono anchesembrare di banale entità.

PER LA PRECISIONE Un centro per chi , in questo momento, vede acuirsi i problemi che già aveva o precipita in quelliprodotti dalla fase ed é bombardato da notizie, quando le capta, o é disinformato . Questi i fronti per cui attrezzarsi per dare risposte adeguate.

1. cibo

2. casa

3. disponibilità al servizio anche per chi non ha residenza fissa con l’adozione dell’anagrafevirtuale ( tra l’altro, prevista per legge)

4. organizzazione vaccinale

5. lavoro sicuro, riconosciuto, regolarmente retribuito

6. trasporti pubblici edeguati

7. pratiche di supporto e intercettazione degli aiuti del DPCMTutti e tutte coloro che non sanno a chi rivolgersi, devono poter trovare, tramite l’ufficio ela struttura comunale, una risposta compreso l’appoggio per non cadere in forme didipendenza ( sostanze chimiche, alcool, gioco) , in sindromi depressive o peggio.Viviamo tempi paragonabili a quelli di guerra, dobbiamo attrezzarci perché i cittadini, rivolgendosiallo Stato, devono poter contare su primo Ente che li rappresenta in zona.E l’Ente Comunale, che voi rappresentate, deve essere in prima linea.

RETE versiliese CONTRO

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