“Dopo il vergognoso ma partecipato consiglio comunale di Viareggio del 24 marzo, dove i consiglieri votavano senza farsi vedere sullo schermo, e l’amministrazione che si inerpicava tra paroloni ambientalisti e voluti fraintendimenti, senza specificare niente in concreto del progetto proposto, come Potere al Popolo Versilia non possiamo esimerci da prendere una posizione netta contro questo ennesimo scempio mascherato da intervento ecologista che il nostro territorio sembra destinato a subire.Dopo Le cave, le discariche, i fossi inquinati, il terreno (in)coltivabile ricolmo di arsenico, il tallio negli acquedotti, i depuratori non autorizzati, gli inceneritori spenti per finta, la cementificazione di decine di capannoni ormai vuoti a marcire, e infine l’asse di penetrazione, ora si vuole mettere le mani sull’unica Riserva Ambientale del nostro territorio, ubicata dentro un Parco Naturale Regionale, per farvi passare un’opera che si vuol presentare come verde ed ecologica contorcendo il concetto di mobilità non inquinante. A scanso di equivoci la bicicletta è un metodo di mobilità che ha un impatto ambientale positivo quando si sostituisce al trasporto inquinante e non quando viene usato come nuovo metodo di colonizzazione di una area che già soffre di una presenza umana eccessiva e destabilizzante. A causa, anche, di mancanza, di spiagge libere in altri luoghi del comune purtroppo, una zona del parco naturale come la Lecciona è usata impropriamente come tale: l’unica zona rimasta non depredata dall’antropizzazione ormai esasperante degli stabilimenti balneari, che non sono più soli ombrelloni rimovibili e cabine di legno ma veri e propri fabbricati in cemento, piscine scavate e chi più ne ha più ne metta. Non ci sono altri se ed altri ma: la ciclopista tirrenica sulle dune della Lecciona non ha nessuna modalità di essere un intervento di tipo ecosostenibile. C’è bisogno di diminuire la pressione umana, non espanderla. Sono due quindi gli interventi ecosostenibile da realizzare. Per prima cosa incentivare l’utilizzo della bicicletta facendo in modo che dalla Versilia ci si possa spostare in qualunque ora del giorno verso le città limitrofe con un tracciato illuminato e curato che passi dal viale dei Tigli, da cui si possa poi raggiungere con i sentieri già preseti la pineta, le dune e la spiaggia con accesso magari contingentato. E non secondariamente liberare parte della costa dagli stabilimenti balneari secondo le percentuali da sempre presenti nel Codice Civile e mai fatte applicare, per creare lì dove idonea la possibilità di turismo su spiaggia libera e attrezzata anche per chi non può permettersi tende, ombrelloni e confort oppure proprio non gli interessano. Rispediamo al mittente l’idea di un turismo di massa pseudoverde che ha come solo obiettivo creare il precedente per allentare le restrizioni di tutela ambientale. Riteniamo perciò chi propugna idee di sfruttamento turistico intensivo e invasivo, già per altro ampiamente fruibile in tutto il resto della nostra costa, incompatibile con cariche di presidenza e gestione del parco stesso, il cui fine è mantenere e tutelare la natura li presente, anche per poterne fruire nella sua meraviglia e nel rispetto, senza manomissione umana. Ci sono luoghi in Italia che proprio grazie alle lotte di chi rifiuta opere come queste ora si mantengono stupende, visitabili e intatte. Si può prendere ad esempio la Riserva dello Zingaro tra San Vito lo Capo e Scopello in Sicilia, nata proprio dalla lotta per bloccare l’apertura di una strada e che il 18 maggio 1980 portò i cittadini ad una storica marcia che oggi permette a tutti di poter vivere un pezzo di costa tra le più belle al mondo, nel rispetto VERO dell’ambiente. L’incredibile partecipazione dei cittadini indignati, non solo viareggini, al consiglio di mercoledì scorso, le numerosissime firme alla petizione lanciata dal Comitato per la salvezza della Pineta di Viareggio, e il fermento e lo sdegno palpabile che questo progetto sta provocando a gran parte della cittadinanza fanno ben sperare in una lotta di resistenza allo scempio fino alla vittoria. Quando il popolo si unisce vince!”
Potere al Popolo Versilia