Presidio nutrito quello promosso agli operatoti e le operatrici del Progetto Comunità Aperta di Pietrasanta e dal Comitato della Sanità Pubblica Versilia per denunciare il disinteresse dei dirigenti della ASL verso le problematiche della tossicodipendenza e per protestare proprio per la chiusura dell’esperienza del PCA a Pietrasanta avvenuta lo scorso 31 marzo. I Almeno una cinquantina di persone si sono ritrovate lungo l’Aurelia a Lido di Camaioe vicino a villa Pergher con striscioni e volantini. Il volantino distribuito parla di un grave disservizio per gli utenti costretti adesso a spostarsi a Viareggio in piena pandemia. Parla, inoltre di perdita di posti di lavoro e denuncia un ammanco sul TFR dei lavoratori. Giustamente non vengono risparmiati i sindaci dei sette comuni della Versilia che non hanno difeso un servizio così importante per i loro concittadini.
Quaranta anni di esperienza vengono cancellati per far quadrare dei bilanci. La sanità avrebbe bisogno di tutelare le sue eccellenze e invece assistiamo ancora una volta alla sciagurata politica dei tagli.