In tanti con “La Lecciona non si tocca” e per il 4 settembre sarà corteo.

Quasi 300 persone hanno risposto all’appello del coordinamento “La Lecciona non si tocca” per difendere la riserva naturale della Lecciona dall’arroganza dell’amministrazione Del Ghingaro che intende farci passare un tratto di ciclovia tirrenica. Numerose le sigle ambientaliste e i partiti della sinistra che si sono schierate contro questo insensato progetto. Il presidio è ampiamente riuscito e conferma che a Viareggio, come in tutta la Versilia, sta crescendo la sensibilità verso le tematiche di difesa della natura. Non si è trattato però del solito coro di “No” anzi i manifestanti hanno scelto come luogo del presidio il viale dei Tigli, ovvero il luogo da dove propongono di far passare la ciclovia. Dati tecnici alla mano è proprio questo il posto più idoneo da dove far passare la ciclovia tirrenica. Oltre a striscioni, cartelli ed interventi, c’è stata la simpatica partecipazione del gruppo di Firenze “i pulsar” che suonano con strumenti riciclati. Presenti anche tanti bambini che hanno esposto disegni di coma immaginano Viareggio e la natura. Ma gli appuntamenti in difesa dell’ambiente non finiscono qui. Il 4 luglio su 30 cime delle apuane ci sarà una mobilitazione in difesa della montagna contro la devastazione prodotta dall’escavazione del marmo. Il 17 luglio, invece, riparte la quarta edizione del museo popolare “Giak Verun” dove arte e natura si incontrano in percorsi di artivismo. Per l’occasione saranno premiati i 23 denunciati di Pietrasanta con la pigna d’oro. Il 4 settembre infine ci sarà il corteo in difesa della Lecciona.

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