Le poesie di Leonardo Ciuti.

Ad un mese esatto dalla drammatica notizia della scomparsa dell’amico e compagno Leonardo Ciuti abbiamo deciso di pubblicare alcune delle sue poesie per rendergli omaggio.

La pazzia di Vanghog

Tu lungo la via

fra a bracci asfalto e tombini

cicche verdi, griglie come lavandini

un soldo la via perduta nel cuore

la mia pazzia vola via.

Vita di uomini ubriachi

donne d’amore rincorrere il vento

accarezzano le labbra

fuggire via dalla tua morte

In cerca di me stesso o chi lo sa

Vivo dal profondo la realtà

questa è la mia sofferenza

sono un pazzo per il mondo ma nulla sa di me la gente

Si insipa nella mia testa la parola della gente

Si insidia la parola della realtà

Sono sofferente o felice

Sono sofferente o felice

Una visione mistica del popolo

una visione intima e segreta

ma per un pazzo questa è la vita è vera

ma per un genio questa è la realtà

Stelle silenziose nella mia testa

schiantate contro foglie di erba e di tutti i credi

in profondità

in quanto in voi

ama l’angoscia ama ribelle.

Alce Nero

Vola uccello bianco

sorride a te la vita

Scorre libera la tua forza

Vola uccello bianco

posato sul ramo della tua realtà

respira quest’aria di limpidezza

assapora la mattutina brezza

riposa sopra l’albero della tua saggezza.

Il grande capo sioux corre lungo il fiume

Il grande capo indiano scorre lungo il fiume

come una foglia strappata dalla corrente di libertà

piegata dalla corrente di libertà

Radici di alberi

foglie nel vento

bagnate dall’acqua

svanite nel vento

Little Big

Si porta via il vecchio

Tu piangi

Cammini solo,

cammini uomo.

Ridi dentro te.

Le tue donne stanno piangendo,

stanno arrivando.

L’amore non è perduto.

Ti hanno saputo amare con passi di strada.

Le hai amate con passi di sole.

Mai potrà scordar di te.

Nel male e nel bene ti porterà con se,

nel cuore ragazzo di strada,

le tue donne portano il tuo amore.

Le tue donne ti danno amore,

troppo grande,

immenso per capire.

Piccolo uomo, non le tradire mai!

Non so

Dopo una sbronza,

una grande striscia bianca.

La batteria suona bene.

Il canto,

io l’animale.

Ulula con filo di voce nella penombra della notte

Stridii,

lamenti fra le mura.

Un cortigiano prega la vita

facendo il villano.

Opprime il castello,

facendosi bello.

Mura e mattoni,

reprime la gente fatta di sola mente di sempre,

ciao ciao mio amore.

Reset

Venite,

venite pure.

Quando pensate che io mi sia disintossicato,

voi decidete quando è il momento.

Venite come il sole,

bussate alla mia porta come la luna.

Ma dopo averci amati ve ne tornate da dove siete venuti.

Aprendo labbra,

spezzando ossa.

Nella vostra vita insorga la speranza.

Nel vostro ventre ci sia la salvezza di una vita ormai spenta.

Disillusi dai vostri pensieri ricordandovi quello che eravate.

Alberi spogli, senza più sogni,

secchi rami morti di sete.

Senza alcun vedere

dagli occhi vostri.

Senza offesa eravate già morti per capire.

Vita e morte

Voglio possederti sull’altare di Cristo.

Goccia goccia!

Il sangue lento usciva, bagnava le labbra della tua fica.

Pulsava la vena lungo il mio pene,

Urlava di gioa: “Io sono tua! Sono maiala!”

Il cimitero quella notte cantava:

“Sono troia, sono maiala”.

Vienimi dentro va come vada.

Vienimi dentro va come vada.

La morte e la notte divennero vita, sull’altare di Cristo lei partoriva.

La morte e la notte divennero vita, sull’altare di Cristo lei partoriva.

La vita e la morte in quella notte.

Questa è la morte, questa è la vita.

Su un giaciglio di marmo si consolarono per mille e una notte,

per mille e una notte.

Temei l’oblio sull’altare di Dio.

Temei l’oblio sull’altare di Dio.

Jack

Jack ballavi intorno al cadavere del nostro migliore amico,

privandolo di sangue e organi interni,

suonando il tamburo con la stessa cantilena.

Vita priva d’anima, stella sul petto dentro ad un cerchio.

Tu ballavi Jack.

Ballavi Jack.

Le tue spalle coperte con stoffa di seta rossa.

Suonavi il tamburo, bevevi il suo sangue ormai secco sulle tue mani.

Tu ballavi Jack.

Ballavi Jack

Il fuoco bruciava i suoi piedi

La stanza era piena di noi, Jack, Jack.

Io sono morto

Jack io sono morto.

Settembre

I cani abbaiavano solo a settembre,

togliendo la pace e condannandomi per sempre.

Aspettavo il tuo amor come la coltra del grano,

sbiadita di giallo come quella mattina che ti ebbi accanto.

Presi il tuo amore per un ora soltanto.

Scordai sempre la mia vita passata fra spighe di grano.

Il canto dei cani era lontano,

sussurrava al mio orecchio:

“Tu sia maledetto!”

come tuo padre

che sapeva amare,

sapeva amare.

Un ora di pianto,

un figlio soltanto.

La morte lo prese,

lo diede al cielo.

Tra la vita e la morte

lo prese la sorte.

Tra la morte e la vita

spense il cuore di traditore.

Sangue

La terra, il vino, legno e foglie,

erba, vita, oro.

Argento senza tempo.

Morte e speranza, in mezzo alla gente.

Coltra la terra alla stessa maniera ,

resta nera,

nera resta.

Dio scese in terra sull’aspromonte

Sull’aspromonte trovaste la morte.

Nasce la vita tra la tua fica.

Fica di donna poi madre per sempre,

fica di donna poi madre per sempre.

La terra finì.

La terra finì.

Beata la morte, onesta la vita.

Beata la morte, onesta la vita.

La neve e il sole

Voglio entrare dentro di te

come pioggia nel sole

come la neve e l’amore, soave si scioglie al sole

come il bianco consolatore.

Amandoti morì

volando altrove

come un uomo che muore in te

Spara Sentenza

Spara sentenza

non dorme mai.

Spara sentenza

in cerca di guai.

Spara sentenza

guarda al cielo.

Spara sentenza

conosce davvero il buio profondo.

Spara sentenza

una sola cosa con il mondo.

Spara sentenza

nel presente.

Spara sentenza

non dorme mai.

Spara sentenza

solo in mezzo ai guai.

Stato Arcaico

Stato arcaico

stato armato

sotto tutela del governo

militarizzato

con pubblica dispensa del cittadino

col poliziotto di quartiere

facciamo bingo

Stato patriarcale

dentro il quale

il cittadino viene soppresso

E’ che la vita e’ fare…..

….. soldi e sesso

Un mondo che reprime

con le medicine.

Un mondo che ha paura di se stesso.

La luna e il mondo

Parla la luna al mondo

tu ti volti….

…. ma non ascolti

Polline come amore

si volatilizza nel vento

Amore guarda la luna

parla al mondo….

…..ma tu non ascolti

Tace il tuo silenzio

la candela si è spenta

ormai io e te

Che differenza fa parla la luna

il mondo si volta

il mondo è sordo

Andrea

Andrea, il clochard

conviveva a pelle con la città

Sosteneva il suo pensiero

dormendo su 4 righe di ferro

Ma un giorno da dietro….

Fu preso alle spalle

Cosparso di benzina

fu dato alle fiamme

Andrea, il clochard

adesso è in rianimazione

Non sa ringraziare

né chi né come

Problema sociale

Problema razziale

E’ stato uno sbaglio

E’ stato uno sbaglio.

Billie Hoiliday

Mamma Sita Mamma Sita

Sotto tetti di lamiera

grandi grosse nuvole di rum

Cantavamo tutti insieme

J love you baby

J love rum

Mamma Sita Mamma Sita

Una gemma di cotone

Sotto tetti di lamiera

Stringimi forte

stringi il tuo cuore, con il mio

Mamma Sita Mamma Sita

La tua sofferenza è l’amore mio

Suona ancora

Suona sotto nuvole di rum

Mamma Sita Mamma Sita

Cantavamo tutti insieme

divisi da una rete di catene e di amor

Ma una vita di Speranza

Mamma Sita Mamma Sita

legati come cani

Polli e catene.

Sono servite le nostre ceneri.

Un tramonto, un solo Dio.

L’Italia

Pizza, pasta e P2

P38 e Cimabue

Colonnello millefiori

E si spengono i colori

Bianchi denti

Sempre accesi

C’è chi dice

Fuori i negri

Il bel paese va salvato

bombe a mano contro lo stato.

La quiete

Parlava

Parlava senza far rumore,

dietro il monte sentivo la sua voce.

Oltre la valle con le dita callite,

dura terra di vita,

bagnata ma arrida,

morta a se stessa.

La stella immortale non credeva che un destino,

un destino ti dava la vita.

Tra le braccia di un angelo negro pendeva la sorte

terra e labbra diedero corpo al padre del cielo.

Figlia del vento

tra nuvole e amore di grande dolore.

Tributo a Pier Pasolini

I nostri silenzi dicono già troppo.

E quello che dovremmo sapere?

Arte, arte pura, arte pura come la morte,

come l’immagine della mente,

sopravvive chinandosi al più forte.

Gettandomi morente riaprii gli occhi al mio sole.

O mio sole chiedo perdono per il mio odio,

prima di cadere negli inferi del tuo regno.

O mio sole, o mio sole.

Come stelle risplendono nella mia vita,

angelici sorrisi, ingenui di vita, vita!

Vita perduta tra le fiamme, vita!

Vita riflessa in uno specchio di morte.

Un risuonare di mandolino

richiama il mio spirito da dietro la porta, come un bambino.

Con occhi innocenti vivo la realtà.

Con un pugnale conficcato nel cuore vivo, la vita!

Sopra il seno di mia madre,

aspetto il momento per potermi addormentare.

Il sogno è finito, il mio corpo sta bruciando.

Il fuoco arde il mio corpo.

Il fuoco arde la mia vita.

Roma Roma

Roma, gente che si scanna sui gradini di una chiesa.

E chi non versa sangue china capo e schiena,

ai piedi del biancone per un tozzo di pane.

Un figlio morto vende l’anima a un santo mai stato.

E se la gente more schiacciata dar potere

tutta Roma, tutta Roma bella, chiude le persiane

E c’è chi non li vede.

Figli moribondi sotto ai sette colli

Qui nessuno sa ma la gente si sta a scannà.

Nati dalla lupa lavati dal tuo sangue.

Roma Roma di fontane ce ne è troppe.

Troppe e ce n’è tante Roma Roma.

Vita a te.

A te, a chi ti perdona bella di tutti.

Bella mi Roma.

Un’amore

Il tuo amore è senza riscontro.

Questo tuo amore non sa più piangere.

Vorrebbe parlare ma non sa cosa dire.

Amore mio fatti tradire,

con la prima venuta sopra le scale.

Un atto d’amore.

Pace d’atto d’amore.

Amore dove sei?

Forse un giorno ci incontreremo.

Chi lo sa?

Un’amore

un’amore segreto

la gente,

tutto e niente saprà di noi.

Con il sale e con le dita

disinfetterò la tua ferita

Tu credi

che io non volessi fare questo.

Tu pensi

che io non creda in questo.

Saluto la mia pazzia.

Saluto te.

Saluto la luna.

La notte brama

Vita!

Vita straziata dalla disuguaglianza,

da gelosia materiale.

Domandandomi se proverò un altro se.

Stella stellina

in città rispecchi la vita.

Opace verde smeraldo, tratti olivastri.

Morsi il tuo collo.

Scese la notte,

tutto disciolse.

Buon giorno amor mio,

tra poco è mattino,

il sole è vicino.

Ti mando un bacio sotto il cuscino.

Brama la notte come un bambino,

desiderio d’amore.

Io

La mia pelle sta sbiadendo.

I miei capelli stanno cadendo

e da qualche mese mi domando: Se sto morendo?

I miei baffi stanno sbiancando.

I miei occhi sono spenti.

Mi domando se domani li riaprirò.

Forse il tempo sta passando?

Forse io sto invecchiando?

Con i denti ingialliti dal caffè.

E di fronte questo specchio io mi vedo

sono uomo, sono vecchio.

Senza te niente sarà come prima.

Colazione, poi la barba e una cicca

e volo via, forse da te.

Ma poi mi guardo in questo specchio e vorrei vedere un altro.

E mi sento solo e vecchio senza te.

Ma senza te con tutta la vita che è passata tra le mie mani

io e te.

Popolare

Siamo tutti degli schiavi.

Chi non lo crede lo è di più.

Bisogna complottare

la rivolta popolare.

Sempre pizza non si può mangiare

bisogna complottare

la rivolta popolare.

Con la forza nelle mani

ma senza lotta non c’è domani

Con i piedi han calpestato

i nostri sogni di ieri e di domani.

Compagno al mio fianco

bisogna complottare

la rivolta popolare.

Con la forza nelle mani

ma senza lotta qui non c’è domani.

Siamo tutti degli schiavi.

Chi non lo crede lo è di più!

New Orleans

Lungo la strada di New Orleans

un suonatore di sax

attira la mia pelle.

Lungo la strada di New Orleans

la vita trova rifugio

New Orleans terra di nessuno.

Lungo i marciapiedi di New Orleans

un clochehard stilla pietà

occhi che nessuno vedrà.

New Orleans casa aperta

donne d’amore rincorrono il vento

accarezzano l’anima nera.

New Orleans

vagabondo per questi vicoli con alito pesante.

New Orleans ne hai viste tante

per un dollaro di passante.

Donne gravide distillate come whisky

e quanti dischi sono nati nelle tue strade

sotto grondaie bucate da una vita

permanente

Non sai quanta gente vive,

vive con meno di niente.

New Orleans strade moribonde senza limite senza ritorno

New Orleans viva d’arte

New Orleans strappata dal sogno

New Orleans ombelico del vecchio e nuovo mondo.

Luisiana girl

Louisiana

Ho in faccia la ferrovia.

Nei campi di cotone ho imparato la vita.

Il treno passava, mi strappava la pelle

bevendo il mio whisky sotto le stelle.

Aspro il tuo seno sotto le lenzuola sopra il mio petto

Ti scopro più donna in un mondo imperfetto

amica stella che risplendi nel cielo rispecchi nel mare

Donna bambina

tutta la notte ti voglio amare.

Piedi e mondo

Un mondo, un mondo dove,

dove la gente si ama per quello che è

non per quello che ha.

Dove il sentimento vero non confonde il benessere con la realtà,

con la realtà,

con la realtà del nostro cammino.

“Utopia di un viandante”

La mia vita

Vita mia

anche se sono passato

dalle canne alle anfetamine

cadendo…

…nel buco dell’alcool

non riempirò il vuoto che ho nell’anima.

“Dedicato a mio padre”

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