Stamane venerdì 18, presso il circolo ARCI CRO di Valdicastello a Pietrasanta si è tenuta una conferenza stmpa promossa dal Coordinamento Ambientalisti composto da ben tredici realta ecologiste tra comitati e associazioni: Comitato Tallio Valdicastello, Comitato Le Voci degli Alberi, Comitato contro la discarica ex cava Viti, Associazione Tutela Ambiente Versilia, Italia Nostra, Comitato Indipendente per la trasparenza e la Partecipazione Seravezza, Apuane Libere, WWF Alta Toscana, Extincion Rebellion, Comitato Salvaguardia e Tutela del Bosco delle Pioppete e zone Limitrofe, Legambiente Versilia, Amici della Terra Versilia.
“Il tempo è poco” è stato detto dai partecipanti alla conferenza stampa. “Poco per realizzare quell’inversione di tendenza nel progettare la qualità della vita dei cittadini di Pietrasanta e dei turisti in visita alla nostra città. Poco tempo perché ogni giorno che passa è un giorno in meno per mettere uno stop alla sopraffazione dell’ambiente a favore degli interessi dei pochi producendo un’inevitabile dispersione del patrimonio che dovrebbe invece appartenere all’insieme degli esseri viventi: umani, animali, vegetali; poco tempo per fermare il consumo di suolo che si vuole giustificare col canto delle sirene dello sviluppo economico e che invece genera un reale impoverimento di tutti noi, non solo per i danni ambientali diretti, ma per l’effetto domino che partendo dall’albero abbattuto, passa dal bosco tagliato alla discarica incontrollata, dall’escavazione selvaggia all’antropizzazione del lago, e via così in una catena consequenziale incontrollata che cresce, moltiplica i danni e sfocia inevitabilmente nel riscaldamento globale, nel cambiamento climatico, nello scioglimento dei poli, nella desertificazione. No, non è un’esagerazione: il tempo è finito. Il cambiamento deve iniziare qui, adesso, su ogni territorio, sulla nostra terra, sul nostro comune. Perché tutto è collegato: mare, lago di porta, Versiliana, pinete, pioppete, singole piante e alberi in filare, aree agricole, montagne, falde acquifere, tante situazioni diverse da tutelare, da preservare che vanno a costituire un unicum armonioso e collegato. Per questo anche noi abbiamo sentito il bisogno a nostra volta di collegare le molte organizzazioni ambientaliste impegnate in città, sulla Marina, nelle frazioni e nei quartieri del comune di Pietrasanta in un grande Coordinamento Ambientalista: perché ogni situazione presidiata è comunque unita alle altre e perché gli appetiti generati dal PNRR e dalle enormi disponibilità finanziarie conseguenti agli interventi dedicati agli investimenti post covid hanno già messo in moto una macchina speculativa che non avrà alcuno scrupolo a produrre devastazione e cementificazione con il solo scopo del lucro immediato. Oggi non possiamo più permetterci divisioni, particolarismi, distinguo: la consapevolezza di ciò ci ha portati in tempi rapidissimi a condividere un percorso comune, obiettivi comuni, ha prodotto una grande intesa che non può prescindere dall’indipendenza da qualsivoglia organizzazione partitica, ma che è in grado di completare la conoscenza del territorio, delle specifiche situazioni e delle competenze che ogni organizzazione ha sviluppato nei molti anni di militanza con una visione d’insieme in grado di individuare e rappresentare tutte le sinapsi presenti sul territorio.” Insomma parole chiare e decise che lasciano intendere che la battaglia ambientalista a Pietrasanta è destinata a farla da protagonista anora. Intanto il 15 marzo al CRO di Solaio c’è stata una assemblea del costituendo Comitato per Cava Ceragiola, che potrebbe aggiungersi assieme ad altre organizzazioni locali e nazionali, alla lotta per opporsi alle storture del piano strutturale e del piano operativo del Comune di Pietrasanta che prevedono nuove costruzioni per oltre 90.000 metri quadrati che andranno a invadere territori fragili e preziosi per favorire urbanizzazioni e lottizzazioni, ampliamenti di aree artigianali e commerciali.
Seguiremo con la massima attenzione lo sviluppo di queste realtà.