“Siamo le spine nel campo dei miracoli” Passeggiata No Asse promossa dal Museo Popolare Giak Verdun.

Poesie, performance artistiche, bandiere da artista, installazioni e persino la meravigliose cartoline di arte postale. Free postcards – Mail Art Wave 2022 cartoline omaggio Installazione di Salvo La Selva for Giak Verdun, hanno caratterizzato la giornata “Siamo le spine nel campo dei miracoli” passeggiata “No Asse” promossa dal Museo Popolare Giak Verdun e a cui hanno partecipato un centinaio di persone. L’iniziativa è partita dall’ex SARS, sgomberato a Novembre dal comune e rioccupato a dicembre da una assemblea di movimenti anticapitalisti viareggini. Qui le Bolle di Pif hanno dato inizio alla giornata. Dopo c’è stato l’intervento della Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare, che ha ribadito che lo spazio è destinato in parte ad uso abitativo e che sarà intitolata al poeta e compagno Leonardo Ciuti mentre l’altra parte sarà gestito collettivamente per fini ludici, culturali e ricreativi. Attorno allo spazio sono stati appesi e striscioni contro le spese militari, per il diritto all’abitare, in difesa della Lecciona, contro l’asse e a favore di una cultura ecosicialista. La passeggiata ha visto alternarsi momenti artisci e inteventi politici nella migliore tradizione artivistica che tanto stava a cuore a Giacomo Verde. Tra le performance si ricordano quelle del Collettivo Rivoluzionario Protosonico intitolata “Istinto di ribellione”, quella di Murat Onol intitola “Di sé e d’un cespuglio fece un groppo” /Una questione di vita o di morte per Simoncini Tangi. ispirata al 13° canto dell’inferno di Dante. Quella di Gigi Blù e dei suoi amici intitolata “Diamo una mano agli alberi”. Quella di Enzo Correnti l’Uomo Carta intitolata “A piedi nudi in Pineta”. La Temibile e Juri Baldassarri hanno letto alcune loro poesie. Numerose le realtà che hanno preso parola durante la passeggiata come: Repubblica Viareggina, Potere al Popolo, Partito della Rifondazione Comunista, Comitato la Voce degli Alberi, Coordinamento La Lecciona non si Tocca, Comitato per la salvezza della pineta, Cantiere Sociale Versiliese. Alla fine è stato esposto anche lo striscione “Demilitarizzare La Spezia” quello che fotografa l’opera del Museo Popolare Giak Verdun censurata dal comune di La Spezia e dal museo CAMeC.

Una giornata ricca di lotta e cultura che fan ben sperare per i prossimi appuntamenti.

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