La Banda della Pace, in Piazza Margherita, ha ottenuto un grande successo. Almeno 300 persone hanno risposto all’appello lanciato da Don Luigi Sonnefeld. Musica, colori, allegria e girotondi in perfetto spirito carnevalesco hanno incuriosito i tanti passanti che si fermavano e applaudivano. Molte le bandiere della pace e diversi striscioni da quello “Demilitarizzare il carnevale” esposto anche sulle mura di Lucca, a quello “Il carnevale con la NATO non si fa è come il cavolo col baccalà”, parafrasando la frase della celebre canzone del maestro Adriano Barghetti; a quello “E’ ora di piantarla” degli ambientalisti del comitato sanità “No armi e guerre. Si sanità, salute e ambiente.” Tutti con lo scolapata in testa al posto dell’elmetto militare. Prima del presidio in Piazza Margherita un nutrito gruppo di persone si era data appuntamento alla chiesetta della pace in Darsena ed è arrivata con un corteo festoso.
Si è trattato di un chiaro messaggio di pace e di recupero dello spirito carnevalesco, che ormai a causa di scelte manageriali e antiviareggine si è perso. La presenza di bande militari ai corsi mascherati e in particolar modo quella della NATO sono uno snaturare la manifestazione ai fini di propagandare la cultura del riarmo e della guerra. Fortunatamente Viareggio non è rimasta in silenzio prima consegnando mille firme, poi organizzando una serie di presidi e infine il 19 febbraio promuovendo il concerto della banda della pace, molto più attinente con il carnevale sia da un punto di vista estetico che di contenuto, rispetto a bande militari di finti alleati.
La notizia di questa manifestazione è arrivata anche sulle televisioni russe ma le proteste contro la banda non si sono placate nemmeno dentro il corso mascherato acune persone hanno provato a fischiare ed una donna ha tirato vermi mescolati a coriandoli.