In migliaia dopo 15 anni scendono ancora in piazza per ricordare la strage ferroviaria di Viareggio.

Nonostante siano passati 15 anni le viareggine e i viareggini continuano a scendere in piazza il 29 giugno.

Anche quest’anno migliaia di persone hanno sfilato partendo dalla chiesetta dei pescatori in Darsena per arrivare fino alla casina dei ricordi dove alle 23.49 sono stati letti i nomi delle trentadue vittime innocenti. La coerente lotta dei familiari della strage coadiuvata dai ferrovieri ha portato ad alcune condanne anche se non per tutti i condannati sono state ancora definite le pene. Viareggio attende, ancora, giustizia e lo ha ribadito con la partecipazione a questo corteo. Proprio la lotta dei familiari ha costretto il presidente della repubblica Mattarella a pronunciare parole significative come: “ll disastro ferroviario di Viareggio oggi come allora, ci appare inaccettabile”. E aggiungiamo, noi, inaccettabili sono i tanti morti sul lavoro o di stragi figlie del profitto. In nome del profitto i padroni tralasciano la sicurezza della collettività. E proprio con lo striscione “Il profitto di pochi calpesta la vita di tanti.” Sono scesi in piazza gli anticapitalisti.

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