Nonostante una malata di covid volevano eseguire lo sfratto, alla fine ha prevalso il buon senso ed è stato rinviato al 21 agosto.

Conosciamo l’arroganza padronale che pretende canoni di affitti sproporzionati. Sappiamo bene quanti padroni di casa preferiscono affittare a vacanzieri per i mesi estivi piuttosto che ad inquilini del posto. Tale arroganza si è manifestata nuovamente stamani in uno sfratto al Marco Polo, quando il legale del proprietario di casa ha preteso l’intervento della forza pubblica nonostante una inquilina fosse affetta da Covid con febbre e dolori. Nonostante il certificato del medico sia stato mostrato all’ufficiale giudiziario, quest’ultima ha ceduto alle pressioni della proprietà, facendo intervenire una pattuglia della polizia. In un primo momento gli agenti hanno persino messo in dubbio il diritto della nostra presenza cone sindacato ad assistere questa famiglia invitandoci ad uscire solo perché non avevamo con noi la delega scritta. Dopo la richiesta esplicita degli inquilini, Madre e figlia, siamo potuti rimanere. Dopo una mezz’ora di trattativa è revalso il buon sesno e lo sfratto è stato rinviato al 21 agosto quando si spera la signora sia guarita. Anche in piena estate non si fermano gli sfratti. L’inquilina di casa rivendica di avere speso molti soldi in quella casa ma poi per morosità incolpevole non è riuscita più a pagare l’affitto ma il padrone di casa di questo non ha minimamente tenuto conto. Noi siamo contenti di avere portato la nostra solidarietà, come sindacato, a questa famiglia ed essere riusciti ad ottenere un altro rinvio seppure breve.

AS.I.A. USB

Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare

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