Identificati dalla DIGOS fuori dal tribunale di La Spezia alcuni compagni che solidarizzavano con l’artivista che scrisse “Demilitarizzare il mondo.”

Lunedì 23 settembre, a La Spezia, si è svolta una altra udienza del processo contro l’artivismo e l’antimilitarismo. Le compagne e i compagni di Insorgiamo Viareggio hanno fatto un volantinaggio davanti al tribunale della città ligure e sono stati immediatamente identificati dalla DIGOS.

All’interno dell’aula è stato sentito un testimone dell’accusa. Altri non si sono presentati. La prossima udienza è stata fissata per il 4 dicembre. All’esterno è stato distribuito questo volantino:

Lunedì 23 settembre, alle 9:00, ci troveremo sotto il tribunale di La Spezia per sostenere il compagno Alessandro Giannetti nella seconda udienza del processo per aver scritto “demilitarizzare il mondo” al CAMeC durante la mostra dell’artivista Giacomo Verde (noto antimilitarista, reodadaista e militante del collettivo Dadaboom insieme ad Alessandro Giannetti).

Sosteniamo chi lotta per un mondo senza guerra, chi si oppone alla propaganda e alla cultura di guerra e sosteniamo chi viene represso e censurato per averlo anche solo scritto o manifestato artisticamente.

Questo non è solo un attacco all’arte e alla libertà di espressione, ma la necessità delle istituzioni di soffocare ogni voce critica in una città completamente militarizzata, e non solo: anche nella provincia di Lucca non si può dire, non si può scrivere e secondo loro non si può nemmeno pensare di demilitarizzare il mondo. La DIGOS di Lucca, infatti, ha deciso di perseguitare Alessandro Giannetti per aver scritto “Demilitarizzare il Parco” su un muro già imbrattato e fatiscente. Questa azione si inserisce nel contesto della nostra lotta in difesa del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli e in particolare contro la costruzione della nuova base NATO tra Pisa e Pontedera. Ancora una volta non si tratta solo di un attacco al nostro compagno, ma di un tentativo di intimidire e fermare chi resiste.

Il capitalismo ha bisogno della guerra per prosperare, e la repressione del dissenso diventa necessaria mentre il governo investe in armamenti e taglia su istruzione, sanità e diritti fondamentali.

Se l’idea di DEMILITARIZZARE e la semplice espressione di quest’idea è un disturbo per chi detiene il potere, facciamo in modo che diventi un incubo!

Vi aspettiamo lunedì 23 alle 9 al tribunale di spezia per ribadire il nostro NO alla guerra e al militarismo, per opporci alla censura e alla repressione coatta delle istituzioni e per dimostrare che Alessandro non è il solo ad avere voglia di DEMILITARIZZARE IL MONDO!”

Insorgiamo Viareggio

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