Un corteo gigantesco ha attraversato le vie di Torino. Sono almeno 20.000 le persone giunte dalla Val di Susa e da tante altre parti d’Italia per dire no alla repressione del movimento No TAV e per chiedere la scarcerazione di Chiara, Claudio, Mattia e Nico detenuti, ingiustamente, per la colpa di resistere alla devastazione del territorio.
La solidarietà dei tanti che hanno sfilato, dalla piazza è giunta, sicuramente, oltre le sbarre del carcere. “Non siamo più ai tempi di Sole e Baleno” è stato detto nei vari interventi ricordando i due anarchici fatti suicidare nel 1998
Chiara, Claudio, Mattia e Nico non sono soli hanno con loro un intero movimento che non è affatto intenzionato ad arrendersi. Le accuse di terrorismo per un compressore incendiato sono ridicole e vengono, giustamente, respinte al mittente. Terrorista è chi devasta e saccheggia i territori. Terrorista è chi reprime con il carcere giovani compagni e permette ai soliti notabili di lucrare con gli appalti dei cantieri.
La manifestazione del 10 maggio, nonostante l’oscuramento dei media, è stata una bella e forte risposta a chi pensa di arrestare un movimento inarrestabile.