Il modo in cui, fino adesso, il commissario Pozzoli, nominato dalla regione Toscana, ha gestito il carnevale 2015 ci ha lasciato molto perplessi. La decisione di mettere i biglietti a pagamento per i bambini non residenti nel comune di Viareggio c’è apparsa una discriminante da contestare da un punto di vista etico ma anche un grave errore da un punto di vista economico. Si è trattato di un vero e proprio boomerang che ha fatto si che le presenze alla manifestazione calassero con conseguenze drammatiche per l’incasso della manifestazione. Quello che però ha veramente indignato tante/i viareggine/i è il fatto che durante la trasmissione RAI di martedì grasso in diretta dalla cittadella del carnevale, sia stato impedito di esporre uno striscione che ricordasse la strage ferroviaria di Viareggio.
Lo striscione raffigurante l’incendio recitava “Viareggio non dimentica” niente di offensivo ma al commissario Pozzoli questa cosa non andava giù e s’è impuntato nel non farlo esporre. Ancora una volta la grigia burocrazia di tecnici e commissari ha avuto ragione sui sentimenti di un’intera comunità. E’ evidente parafrasando Dario Fò, che tra l’altro della fondazione carnevale di Viareggio è presidente onorario, “il nostro piangere fa male al re, al ricco, al cardinale diventan tristi se noi piangiam.”
La trasmissione RAI, inoltre, invece di dare il giusto risalto alla manifestazione carnevalesca alla satira e alla dissacrazione dei maghi della cartapesta è sembrata propedeutica a lanciare il discusso Expo 2015 di Milano. Expo, con i suoi scandali e le sue tangenti, con il suo sfruttamento di far lavorare gratis le persone e con la sua cementificazione selvaggia dovrebbe essere qualcosa di lontanissimo dal carnevale di Viareggio e dalla sua tradizione libertaria e irriverente.
Pensiamo che per tutti questi motivi il commissario Pozzoli farebbe bene a farsi da parte perché non ha capito che cosa sia lo spirito del carnevale di Viareggio.
Blocco Anticapitalista Versiliese