I rischi elettrosmog secondo Repubblica Viareggina

elettrosmog

Pubblichiamo integralmente l’intervento di Matilde Benedetti e Daniele Cinquini, di Repubblica Viareggina e attivi da sempre nel comitato contro le antenne di via Matteotti, sul problema dell’elettrosmog.

Non sono molti a sapere che il cellulare compie 40 anni.

Nell’aprile del 1990, in Italia viene attivata la rete ETACS a 900 MHz. In breve tempo la SIP diventa il primo operatore cellulare europeo per numero di abbonati.

Da ottobre del 1992, in Italia inizia ufficialmente la copertura GSM degli assi autostradali Milano-Napoli e Torino-Venezia.

I software dei cellulari di ultima generazione sono veri e propri Sistemi Operativi in grado di gestire i più svariati applicativi come browser per navigare in Internet, programmi di video scrittura e posta elettronica, giochi e suonerie scaricabili dalla rete, ecc. I più recenti ed evoluti cellulari chiamati Smartphone, offrono anche la possibilità di installare programmi complessi come per il foto-ritocco, per il controllo del computer, per la protezione crittografica della conversazione o altri innumerevoli applicativi.

E’ vero, la tecnologia è importante, e può salvare anche una vita, ne abbiamo avuto spesso la dimostrazione.

Ma oggi abbiamo un uso scellerato dei mezzi di comunicazione.

In anni passati gli ambientalisti e le varie Associazione hanno denunciato situazioni di pericolo, rimaste inascoltate e neppure le morti per i danni da: ossido di piombo, eternit e tabacco, hanno ravveduto politici e legislatori al problema della salute pubblica e della sicurezza. Sta venendo meno il principio di precauzione.

Come prevede la norma di legge: Siamo sicuri che il Sindaco è veramente il garante per la salute dei cittadini?

E ancora cosa rispondere a chi ci chiede: ma tu lo usi il cellulare?

Gli rispondiamo: Ma tu hai la consapevolezza dei danni che provoca l’elettrosmog? L’elettrosmog, non si vede, non ha odore, non fa rumore, è impalpabile, ma rappresenta un reale pericolo per la nostra salute, in modo particolare per i bambini. Vogliamo informare ancora una volta che, studi e pubblicazioni scientifiche, hanno stabilito che l’esposizione alle onde elettromagnetiche a lungo termine, se pure nei limiti di legge, incluse le radiazioni delle stazioni radio base, sono cancerogene. Il pericolo deriva dalla costante attività delle stazioni: emettono radiazioni da radiofrequenze pulsate. Queste radiazioni causano un danno biologico al corpo, che precede la malattia. Possono infatti, essere annoverate, oltre al cancro, mutazioni genetiche, disturbi della memoria, ostacoli per l’apprendimento, insonnia, mal di testa, sindrome da deficit di attenzione, sbalzi ormonali, sterilità, demenza, e complicazioni cardiache. E gli ultimi studi scientifici sulle donne in gravidanza parlano di effetti dannosi sui nascituri. Bisognerebbe come hanno già imposto in altri paesi, pretendere dai costruttori di cellulari che sulle confezioni, appaia la scritta “L’uso prolungato nuoce fortemente alla salute”.

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