Ieri antifascisti oggi anticapitalisti!


Le leggi razziali, le politiche antioperaie e filopadronali, l’alleanza con il nazismo e la guerra furono scelte strategiche ed inevitabili per il fascismo. Per un ventennio in Italia e in Europa fu scritta una pagina d’infamia. Ricordare la liberazione dal nazifascismo per noi non è vuota retorica ma è rendere omaggio a quella generazione che dagli Urali alla Jugoslavia; dalla Grecia alla Francia; fino ai nostri appennini seppe raccogliere e alzare la bandiera della riscossa e dette inizio alla Resistenza.
Revisionisti di ogni specie, siano di destra o di sinistra, oggi cercano di riscrivere la storia, infangando il sacrificio dei partigiani e assolvendo i criminali in camicia nera. Questa lettura della storia è funzionale al padronato e ai poteri forti che, negli anni ’20 sostennero la dittatura fascista, e, che oggi in tempi di crisi, cercano di smantellare le conquiste del movimento operaio ottenute con la lotta nel corso della seconda metà del ‘900.
La guerra, i licenziamenti, il razzismo, le deportazioni dei migranti, i lager seppure chiamati CIE, lo squadrismo delle ronde nere e verdi sono tornati. In più i capitalisti hanno aggiunto, a tutto questo, il precariato in cui costringono a vivere le nuove generazioni ed una crisi ecologica senza precedenti.
La Resistenza cosi come prima il Risorgimento, per quanto importanti, furono incompleti. Da entrambi usci immune lo sfruttamento del capitale sull’uomo e sulla natura. Oggi governi reazionari, come quello italiano, portano avanti politiche criminali che riportano indietro l’orologio della storia. Si muore sul lavoro, si muore di malasanità, si muore nelle carceri, si muore affogati nei mari, nel silenzio generale di un’informazione connivente e di un’opposizione parlamentare totalmente incapace di proporre un’alternativa di sistema.
Noi pensiamo che sia giunto il momento di rifondare una nuova sinistra plurale e anticapitalista per questo abbiamo aderito al Coordinamento Anticapitalista Versiliese.

Resistere, per noi, oggi significa contrastare le lobbies che vogliono privatizzare l’acqua e introdurre il nucleare in Italia per questo ci battiamo contro il governo che vuole scipparci i referendum del 12 e 13 giugno. Resistere, per noi, oggi significa solidarizzare con i popoli che sono insorti contro i loro dittatori. Resistere, per noi, oggi significa dire no alle guerre imperialiste in ogni forma. Resistere per noi significa difendere il contratto di lavoro nazionale e la costituzione dagli attacchi eversivi di governo e confindustria. Oggi dobbiamo Resistere ma domani dovremo progettare un altro mondo libero dal giogo del capitale.
Dada Viruz Project
Sinistra Critica Versilia

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