Unione Inquilini e Brigata Sociale Antisfratto al fianco di una famiglia con tre minori che rischia sgombero

Mentre le forze politiche del post elezioni pensano a spartirsi interessi e poltrone, le persone con i problemi reali continuano a subire attacchi da parte di quel sistema che ci vuole poveri, stolti e ignoranti. La famiglia che lo scorso anno si è ritrovata in mezzo ad una strada con una donna incinta e due minori e che con coraggio e disperazione ha recuperato una casa abbandonata e non assegnata di proprietà della Provincia, ha ricevuto, da parte della stessa autorità, la minaccia di sgombero entro 10 gg dall’avviso. Vogliamo ricordare che questo immobile era perfettamente abitabile, valutazione resa tale anche dopo la supervisione di nostri geometri e ingegneri e per ciò ingiusto lasciarlo all’abbandono e al degrado. La mattina dell’occupazione, venne un responsabile della Provincia che con fare arrogante e minaccioso non volle neanche vedere la donna incinta al nono mese, intimandoci che avrebbe immediatamente provveduto ad aprire le procedure di sgombero; rispondemmo che eravamo disposti a sostenere legalmente la famiglia e la stessa a pagare un piccolo contributo affitto alla Provincia, ristrutturando a proprie spese l’immobile e riconvertendolo ad un posto vivibile e non più degradato. La lettera di pochi giorni fa rende ovvia la risposta delle istituzioni. Per questo ci opporremo allo sgombero, ricordando che esiste una delibera dell’ex Ministro Minniti inviata a tutti i prefetti, che stabilisce l’impossibilità di uno sgombero (soprattutto con minori) se non vi sono state prima trovate soluzioni dignitose che sopperiscano all’emergenza abitativa dell’intero nucleo familiare, prevedendo anche che i Comuni effettuino una mappatura degli immobili pubblici sfitti e li utilizzino in casi di emergenza abitativa o di sgomberi.

Brigata Sociale Antisfratto

Unione Inquilini

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