Venerdi 2 febbraio presso il Luogo della Memoria e della Solidarietà al Varignano, che ricorda le vittime della strage di Viareggio si è svolta una interessante e partecipata iniziativa promossa dal Collettivo Antipsichiatrico ‘Antonin Artaud’, dal Cantiere Sociale Versiliese e dal Comitato Sanità Pubblica Versilia Massa Carrara su “I maltrattamenti alla Stella Maris di Montalto di Fauglia.
Alle ore 18.00 c’è stata la proiezione “LA STORIA DI MATTIA Processo per maltrattamenti ai disabili in Italia” prodotto dalla RAI a cura di Maria Elena Scandaliat alle ore 18.30 c’è stata una assemble con numerosi interventi sui temi psichiatrici, sanitari e repressivi a seguire si è svolta una apericena di sottoscrizione.
Il Forum Versiliese per la Pace è stato costituito il 15 Dicembre 2023, da una folta Assemblea di pacifisti, aperta da Don Luigi Sonnenfeld, svoltasi presso la Chiesetta del Porto.
Il Forum è un luogo di confronto aperto e plurale, volto a costruire una cultura di Pace e di promuovere azioni concrete per la Pace.
Al Forum possono aderire singole persone e Associazioni che si riconoscano nei valori antifascisti e antirazzisti che sono alla base della nostra Costituzione.
Hanno finora aderito: ARCI, CGIL, ANPI, Casa delle Donne, Comunità Chiesetta del Porto, Porti Aperti, Lega Ambiente, Libera, Cantiere Sociale Versiliese, Viareggio Meticcia, Circolo Alex Langer, USB, Il Coraggio della Pace-Disarma, SPI-CGIL, ANP-CIA….
Purtroppo la guerra è dappertutto: dalla Palestina all’Ucraina, dal Sudan allo Yemen, dalla Siria al Sahel e in tanti altri Paesi. Ha ragione Papa Francesco che grida da tempo, inascoltato dai Governi, che siamo nella “Terza guerra Mondiale a pezzi”. La parola è passata alle armi: a chi le produce, a chi le usa. Enormi risorse sono sempre più destinate agli armamenti mentre milioni di persone muoiono di fame nei Paesi poveri e mentre si tagliano continuamente le risorse per la sanità, l’istruzione, lo stato sociale ovunque.
Dobbiamo ridare la parola alla Pace, contro tutte le guerre, per il disarmo, per la pacifica convivenza fra tutti i popoli.
Il Forum ha organizzato due manifestazioni a Viareggio, il 30 Dicembre e il 13 Gennaio contro il massacro indiscriminato di civili che sta compiendo l’esercito israeliano a Gaza, un vero e proprio genocidio come ha riconosciuto la Corte Internazionale di Giustizia: sono oltre 26.000 i palestinesi uccisi, di cui oltre 10.000 bambini! E ogni giorno che passa aumentano drammaticamente. Per questo abbiamo chiesto e chiediamo con forza il “Cessate il fuoco immediato e ovunque!”
Per questo il Forum ha chiesto a tutte le Istituzioni di intervenire in tal senso, votando un OdG, da inviare al Governo e al Parlamento.
Per questo stiamo preparando ulteriori manifestazioni e una iniziativa insieme al Forum per la Pace di Lucca presso la Prefettura, affinché trasmetta al Governo la necessità immediata di pronunciarsi per il “Cessate il fuoco” in tutte le sedi internazionali, per fare cessare il genocidio del popolo palestinese, per non inviare assolutamente navi militari italiane in scenari di guerra come quelli del Mar Rosso!
Il Forum per la Pace della Versilia ha richiesto, nei giorni scorsi, un incontro con la Presidente della Fondazione Carnevale di Viareggio per avanzare alcune proposte per far sì che anche dalla più grande manifestazione culturale della Versilia si levi una forte domanda di Pace: siamo certi che dal Carnevale di Viareggio, come sempre è accaduto, verrà una iniziativa in tale direzione: per questo restiamo in fiduciosa attesa di una convocazione del Forum per la Pace da parte della Presidente della Fondazione Carnevale.
Con un volantino, dal titolo “Contro censori e negazionisti”, il Comitato Sanità Pubblica Versilia Massa Carrara ha denunciato che l’amministr azione viareggina ha impedito l’affissione di una locandina che promuoveva l’evento della proiezione del film “Erasmus a Gaza” in biblioteca a Viareggio.
L’iniziativa si è svolta venerdì 26 gennaio alle ore 20.45 presso la Croce Verde del Lido di Camaiore in una sala gremita alla quale è intervenuta anche Martina Luisi del PCRF Versilia
Erasmus a Gaza racconta la storia di Riccardo Corradini, un 29enne originario di Rovereto e specializzando in chirurgia generale, che nel 2019 è stato il primo studente europeo a fare un Erasmus nella Striscia di Gaza. Il documentario è stato realizzato dalla giornalista Chiara Avesani e dal regista Matteo Delbò, vincitore di numerosi premi, tra cui il “Best reportage long” ai Dig Awards e presentato nel 2022 al Human Rights film Festival di Berlino.
“Con lo striscione “Non ci faremo sgomberare prima dell’arresto di Mauro Moretti”, esposto alle case occupate della stazione, gli occupanti hanno voluto ribadire che esistono due livelli di giustizia in questo paese. I milionari reponsabili di morti innocenti non fanno un giorno di carcere, anzi vengono premiati e laudamente ricompensati. Chi, invece, lotta per sopravvivere incontra la repressione.
Fs dovrebbe ringraziare che quelli immobili sono stati recuperati e mantenuti da queste famiglie e che non sono caduti nel degrado come molti altri del patrimonio di Fs. Sono anni che queste famiglie con minori, con invalidi vivono in questa condizione. Sono anni ma l’amministrazione Del Ghingaro si è sempre rifiutata di affrontare il problema. Il tempo adesse è scaduto! Come AS.I.A. USB e Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare riteniamo che una amministrazione comunale civile e responsabile non dovrebbe trasformare i problemi sociali in problemi di ordine pubblico. Preferiremmo sederci ad un tavolino e discutere ma se saremo costretti ad alzare il conflitto sociale non ci tireremo indietro assumendosi fino in fondo le nostre responsabilità.”
AS.I.A.USB
Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare
“Siamo nei giorni più freddi dell’ anno ma il dormitorio vicino alla stazione rimane chiuso. Siamo nei giorni più freddi dell’anno ma gli sfratti e gli sgomberi non si fermano. Basta girare per il vecchio mercato per vedere quante persone dormono su dei cartoni per terra. Siamo di fronte ad una pesante sconfitta per una città che si dovrebbe definire civile e che pretendeva di essere capitale della cultura. Non vogliamo apparire ripetitivi né cadere nella retorica ma non possiamo nemmeno tacere. Per questo chiediamo pubblicamente come mai non funzionano i servizi sociali nella nostra città? Cosa fa l’assessora al sociale Sara Grilli? Nei prossimi giorni una persona anziana e malata oncologica sarà sgomberata dalle case occupate della stazione. Questa persone è senza residenza e senza medico e rischia di morire per questo l’amministrazione deve intervenire come più volte hanno giustamente detto di chiesto i sindacati senza avere risposte.”
Non si fermano, a Viareggio, a le iniziative per la Palestina. Sabato scorso, il 20 gennaio, al torneo di calcetto dei rioni promosso dall’ex Campo di Aviazione, il rione Varignano ha giocato con la maglietta raffigurante Gusmano, la sua maschera ufficiale, che sventolava la bandiera palestinese e la scritta: “Varignano per la Palestina.”
Sempre sabato 20 gennaio il Partito Comunista Italiano ha promosso un interessante e partecipato dibattito sui temi della pace e della giustizia in Palestina alla croce verde di Viareggio a cui sono intervenuti Martina Luisi coordinatrice del PCRF Italia, Wasim Dahamash dell’associazione Gazzella OdV e docente di lingua e lettaratura araba all’università di Cagliari e Alexander Hobel docente di storia contemporanea all’università Federico II di Napoli.
Mercoledì 24 sul terrazzo del Matteotti Occupato è apparso lo striscione al fianco della resistenza del popolo palestinese, libanese e yemenita.
Venerdì 26 gennaio alla croce verde del Lido di Camaiore promosso dal comitato sanità pubblica di Versilia e Massa Carrara è stato presentato Erasmus in Palestina.
“Ancora una volta grazie al nostro intervento e alla nostra mediazione siamo riusciti a rinviare lo sgombero delle case della stazione. Ma a febbraio sarà inevitabile che delle famiglie finiscano in mezzo ad una strada. Purtroppo anche questa volta gli assistenti sociali e l’assessore al sociale Sara Grilli erano assenti. In tanti ci hanno chiesto a cosa serve un assessore al sociale se non si occupa del sociale. Noi abbiamo smesso di chiederelo. Chiediamo invece alle forze politiche e sociali di prendere posizione in merito a questo continuo dramma che è il diritto all’ abitare a Viareggio.”
L’intensa lotta dei familiari della strage di Viareggio, accompagnata in questi 14 anni e mezzo, dai ferovieri e dalla maggior parte della città, di sicuro quella sana che non fa calcoli politici, ha costretto la magistratura italiana a riconoscere la colpevolezza dei notabili coinvolti nella strage ferroviaria del 29 giugno 2009.
Colpevoli si ma ancora senza condanne. Per lo meno il più noto e protetto di tutti, quel Mauro Moretti, tanto caro all’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che lo nominò cavaliere del lavoro e all’ex ministro Graziano Delrio che lo difese pubblicamente dopo la condanna in appello. Ed è proprio in corte d’appello che dovranno tornare Mauro Moretti e altri imputati perché sia definita con precisione la loro condanna. In questo continuo rimpallo non sta solo la lentezza della giustizia italiana ma l’incapacità di condannare uomini potenti. “La giustizia è uguale per tutti.” E’ una frase vuota, un mero slogan per far apparire democratico lo stato di diritto italiano. Abbiamo scritto, più volte, che legalità e giustizia non sono sinonimi. Abbiamo affermato, più volte, che i dominanti e i subalterni non sono giudicati allo stesso modo da una giustizia di classe.
Dopo quasi 15 anni e ben 7 processi non c’è ancora la parola fine. Il milionario Mauro Moretti non farà un giorno di carcere, nonostante i giudici siano stati costretti a far coincidere per una volta la verità giudiziaria con quella storica. Mauro Moretti è colpevole della morte di 32 persone ma riuscirà a farla franca grazie a prescrizioni, età avanzata e rimpalli da un tribubale ad un altro.
L’unica condanna certa è l’ergastolo del dolore che accompagna i familiari della strage. Persone, queste, che meritano il massimo rispetto e a cui tutti dobbiamo essere grati per il loro esempio nel condurre la lotta. Sappiamo che continueranno a battersi per avere giustizia e per fare in modo che stragi simili non si verifichino mai più. La verità è emersa la giustizia è ancora lontana.
La mattina di domenica 14 gennaio, si è svolta una passeggiata No Asse promossa dal Coordinamento “No Asse”, nei luoghi della pineta dove dovrebbe passare la pista per gli yacht. Sono state descritte come erano la pineta e il parco nei secoli passati e i vari interventi dell’uomo.
“Palestina Libera!” e “Basta genocidio!” sono stati gli slogan più urlati al corteo promosso, sabato 13 gennaio, dal Forum della Pace di Viareggio. Ma non è mancato nemmeno il classico “Fuori l’Italia dalla NATO, fuori la NATO dall’Italia.”
Un corteo vivace pieno di bandiere palestinesi ma anche delle forze politiche della sinistra. Un corteo plurale che ha visto marciare assieme cattolici, islamici, comunisti, femministe, ecologisti, antispecisti, anarchici, ecc.. Almeno 700 persone, forse qualcuna di più, hanno sfilato dalla Chiesina dei Pescatori fino al Bar Irene, passando per la passeggiata, via Mazzini e il mercato. Alla fine del corteo c’è stato l’intervento di Don Luigi, poi musica e ancora letture. Una giornata ricca di solidarietà internazionalista. A Viareggio è la terza manifestazione per la Palestina in tre mesi, escludendo i vari presidi e le tante iniziative pubbliche. La Palestina sta nel cuore dei viareggini e dei versiliesi, che ci ricordano come la città di Viareggio abbia un gemellaggio con Gerusalemme Est. Intanto il Forum della Pace scriverà a tutti i comuni della Versilia perché prendano posizione per un cessate il fuoco.
Da alcuni giorni, a Viareggio a Largo Risorgimento presso il monumento alla Resistenza, sventolano due bandiere palestinesi e uno striscione che inneggia alla resistenza contro il sionismo. Sul prato sono stati rinvenuti anche alcuni volantini. Un’iniziativa partigiana frimata “Compagne e compagni contro il sionismo.”