In occasione del cinquantaquattresimo anniversario della strage di stato, il 12 dicembre, Insorgiamo Viareggio ha promosso presso il Cantiere Sociale Versiliese una spaghettata benefit per gli indagati dell’inchiesta “scripta scelera.” Prima della spaghettata si è svolto un dibattito a cui hanno partecipato i compagni e le compagne del circolo anarchico Gogliardo Fiaschi. Il dibattito ha dato spunti preziosi per chi si occupa di repressione ma è stato soprattutto un modo per rilanciare la solidarietà.
Sabato 9 dicembre presso l’ex SARS di Viareggio, si è svolto un evento benefit “Marble Noise, in difesa delle montagne. Il ricavato della serata è stato devoluto per organizzare il corteo del 16 dicembre a Cararara. Prima della serata c’è stato un dibattito molto interessante sul modello di sfruttamento che è l’estrattivismo. Il territorio apuano è stato violentato da imprenditori senza scrupoli che stanno, di fatto, distruggendo la montagna, Un bene comune è stato sacrificato per il profitto di poche famiglie, le quali usano il ricatto del lavoro per tenere prigioniera un’intera comunità. Ci sono stati numerosi interventi tra cui quelli di Athamanta e quello del Museo Popolare Giak Verdun che ha ricordato come a Viareggio ci sia una altra importante lotta ambientalista che è quella di difendere il parco da base militari e da piste per Yacht dei supe ricchi. Il Museo Popolare assieme al coordinamento No Asse parteciperà al corteo del 16 dicembre a Carrara.
“Come avevamo più volte sostenuto durante gli incontri «partecipativi», adesso anche la Regione Toscana sembra giudicare lacunoso lo studio di Variante urbanistica realizzato dai professionisti dell’Università di Pisa e voluto dall’ amministrazione comunale, dichiarando in maniera ufficiale, ovvero tramite osservazioni, che la variante non sviluppa sufficientemente le tematiche e che quindi richiede opportune integrazioni.
Soprattutto risultano, anche a nostro avviso, molte lacune e incoerenze, per quanto riguarda la conformità della variante per l’asse a sud dello stadio, rispetto alle discipline regionali del piano paesaggistico ed alla legge regionale del governo del territorio, alla quale la variante deve necessariamente conformarsi.
Infatti nell’area interessata dall’intervento infrastrutturale, che distruggerà una parte fortemente identitaria del nostro territorio, gravano importanti vincoli paesaggistici normati da leggi regionali, nazionali e comunitarie.
Importante è poi sottolineare che tra le tante considerazioni della Regione c’é il chiaro e ripetuto richiamo a valutare ipotesi alternative rispetto al tracciato previsto per la «Pista per la nautica». Tutti temi più volte affrontati in questi anni ed in tutte le sedi dal nostro Coordinamento.
Tra le molte questioni fin qui elencate, non possiamo che richiamare il tema dei confini del Parco, modificati unilateralmente dall’attuale amministrazione comunale, quando anche la Regione conferma che questo non si può fare, osservando che la verifica in merito alla revisione dei perimetri del Parco è competenza dello stesso ente parco, che non era stato nemmeno interpellato.
Ci preme anche sottolineare come a nostro avviso lo studio di incidenza ambientale proposto con la variante risulta carente di un dettagliato progetto della pista e quindi sembra non seguire fino in fondo le linee guida nazionali della valutazione di incidenza ambientale. Inoltre in questo studio l’area della nostra Pineta, interessata dall’infrastruttura, non viene approfonditamente descritta, risulta non valutata neppure come «Ecotono» ovvero un’area di transizione ecosistemica considerata importantissima da tutti i manuali ed i testi dedicati all’ecologia forestale. Tutte queste mancanze ci appaiono gravi, soprattutto in considerazione del fatto che l’infrastruttura prevista potrebbe compromettere il sito di interesse comunitario denominato Macchia Lucchese.”
Sabato 2 dicembre, a Pietrasanta, promosso dall’associazione amicizia Italia Cuba si è svolto un presidio con interventi e volantinaggio in solidarietò con Cuba e Palestina. All’iniziativa ganno partecipato una cinquantina di persone. Hanno aderito Comitato Palestina, PCRF, AS.I.A. USB, Cantiere Sociale Versiliese, Potere al Popopolo, Partito Comunista dei Lavoratori, Partito della Rifondazione Comunista e Fronte della Gioventù Comunista.
Qui sotto l’appello
DA CUBA ALLA PALESTINA, LOTTA ALL’IMPERIALISMO E SOLIDARIETÀ TRA I POPOLI!
Dal 1959 Cuba è sottoposta ad in feroce embargo che la costringe, di fatto, a produrre tutto da se (cibo, medicine,meccanica, ecc..) Dal 1948 anno della Nakba la Palestina subisce la violenta occupazione sionista.
Due popoli di due continenti diversi, con culture differenti ma accomunati dal desiderio di libertà e dalla necessità di lottare contro lo stesso nemico, quello imperialista.
Lo scorso 7 ottobre abbiamo assistito alla prima grande risposta armata, da diversi decenni, da parte della popolazione palestinese residente nella Striscia di Gaza e nella regione della Cisgiordania all’ennesimo inasprimento delle politiche coloniali e di apartheid attuate dal governo israeliano. Un’azione disperata scatenata dalle condizioni di vita critiche ed esasperanti del popolo palestinese, guidata dalle diverse formazioni politiche e paramilitari presenti nel territorio della Striscia e nelle sue istituzioni politiche e non solo da Hamas come ci racconta la propaganda occidentale. Hamas è solo la forza politica maggioritaria nel territorio di Gaza.
La reazione di Israele non si è fatta attendere. In Cisgiordania si sono verificati veri e propri rastrellamenti da parte dei coloni israeliani e dal loro esercito ai danni di centinaia famiglie palestinesi, che si sono ritrovate ad essere deportate ed espulse forzatamente dalle terre che legittimamente appartengono loro. Il territorio attorno a Gaza si è ritrovato invece sotto bombardamenti aerei a tappeto e ad un’invasione militare via terra. Le vittime di queste azioni militari, definibili dei veri e propri crimini di guerra, raggiungono cifre inquietanti: si conta un totale di oltre 11mila morti, di cui quasi 5000 bambini e minori (al momento in cui scriviamo). Successivamente ai bombardamenti degli ospedali di Al-Ahli al-Arabi e di Al-shifa, resi bersagli col pretesto di nascondere basi di Hamas al loro interno, ha seguito l’interruzione forzata dell’approvvigionamento di corrente elettrica e di acqua, portando al collasso definitivo dell’intero sistema sanitario della città di Gaza e dell’intera Striscia. In Cisgiordania si contano almeno 180 palestinesi uccisi, con un numero totale di feriti che, in entrambe le zone, supera i 30mila. I numeri di cui trattiamo sono quelli di un vero e proprio genocidio. Un genocidio in corso sotto ai nostri occhi, anche se i tentativi continui di farlo passare inosservato sono evidenti. Il Governo Meloni, infatti, e con esso tutte le nostre istituzioni, le nostre forze politiche parlamentari, di destra e di sinistra, e i nostri media nazionali hanno apertamente deciso di schierarsi con Israele, sostenendo il suo “diritto all’autodifesa” e garantendo appoggio politico, diplomatico e anche militare a Netanyahu e al suo governo. Tale scelta è stata confermata con l’astensione dell’Italia nella votazione per la risoluzione ONU dello scorso 28 ottobre, che aveva come obbiettivo la tregua immediata a Gaza e la fine del massacro. Le prese di posizione del nostro paese riflettono le aspirazioni imperialistiche dell’Unione Europea, degli Stati Uniti e della NATO, che in Medio Oriente vengono rappresentate da Israele e dalle sue crudeli politiche repressive (contro la dissidenza interna) di colonialismo e pulizia etnica (contro il popolo palestinese). Altra manifestazione dell’imperialismo di matrice euroatlantica, anche stavolta in sede ONU, si sono viste con il voto contrario di USA e Israele, con astensione dell’Ucraina, nella risoluzione per la rimozione dell’embargo decennale contro Cuba. Il proseguire con l’impoverimento della popolazione cubana e i continui tentativi di esacerbare una crisi economica e politica nell’isola sono in totale continuità con il sostegno a Israele e alla vera e propria distruzione genocida del popolo palestinese. Il governo cubano, come quello venezuelano, si sono schierati subito coerentemente dalla parte del popolo palestinese. Cuba a differenza degli Usa, che esportano armi e morte, esporta medici e farmaci come abbiamo visto anche durante la pandemia
Il circolo dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba di Pietrasanta invita dunque alla mobilitazione tutte le realtà politiche, sindacali ed associative Sabato 2 Dicembre ore 16.30 in Piazza Crispi a Pietrasanta per una giornata all’insegna dell’internazionalismo, per esprimere la nostra vicinanza e il nostro supporto al popolo di Cuba e al popolo Palestinese, perché anche in Versilia è necessario potenziare un fronte unitario di solidarietà tra i popoli.
I giornalisti della destra, ma non solo, ben allineati fanno muro nel negare il patriarcato. Lo fanno con la banale costatazione di sottolineare che non esiste più la famiglia patriarcale. Questa banalità può servire a confondere l’opinione pubblica ma non chi ga una analisi più approfondita.
Il patriarcato non solo è vivo e vegeto, ma soprattutto è stato in grado di ristrutturarsi e riorganizzarsi in presenza dei mutamenti effettivi dei rapporti trai sessi, sia nella sfera del privato-affettivo-familiare, che nell’area del pubblico; trasformazioni determinate non solo dala modernizzazione dei processi produttivi e sociali, ma anche dalle acquisizioni teoriche e pratiche elaborate dal femminismo a partire dagli anni Settanta. Sarebbe forse più corretto parlare di neo – patriarcato. Un neo – patriarcato che va a braccetto con il capitalismo, cancellando affettività e riducendo i rapporti ad in un perverso consumismo. Un neo – patriarcato che svolge anche una funzione di controrivoluzione preventiva alle nuove istanze del femminismo.
La narrazione post ideologica tende a nascondere tutte le ideologie, compresa quella patriarcale, ma essa è ben salda nel nucleo del sistema capitalista. Per questo la battaglia contro il patriarcato non può essere scissa dalla battaglia contro il capitalismo.
I femminicidi sono solo la punta dell’iceberg di questo sistema che va abbattuto. Salutiamo positivamente le mobilitazioni delle donne ma anche del movimento LGBTQ+ e di tutti gli uomini che con spirito critico si sono messi in discussione. Il mezzo milione di persone che hanno manifestato per le strade di Roma il 25 novembre, un autobus è partito anche da Viareggio, sono la dimostrazione che il movimento trans – femminista è in forte crescita e che sarà fondamentale per le trasformazioni del futuro. Sempre il 25 a Viareggio c’è stato un corteo promosso dalla Casa delle Donne e da Non una di Meno che ha visto oltre un migliaio di persone scendere in piazza. In tante città italiane ci sono stati appuntamenti di piazza e momenti di riflessione. Il femminicidio di Giulia Cecchettin ha messo sotto i riflettori quei sani fermenti che da tempo stavano emergendo nella società.
Venerdì 24 novembre prsso il circolo Agorà di Pisa è stato presentato il libro “Prigionieri del Mattone – Rendita contro il diritto all’abitare” a cura di AS.I.A. USB
L’iniziativa interessante e ricca di spunti ha visto intervenire Fabio Catalano curatore del libro, Fabrizia Casalini AS.I.A. USB Pisa, Mauro Solida Potere al Popolo Pisa, Simone Sisti Piattaforma soluzioni abitative, Claudio Lazzeri Unione Inquilini e Nicola Mariotti Cambiare Rotta.
Oltre al libro è stato presentato l’opuscolo “Pisa: una casa per tutti e tutte! Per il diritto all’abitare nella nostra città.”
Salutiamo positivamente la decisione del tribunale di Firenze di prosciogliere tutti gli attivisti di Ultima Grnrazione. I tre attivisti di Ultima Generazione, che nel luglio 2022 misero in piedi un sit in di protesta agli Uffizi e si incollarono le mani al vetro protettivo della Primavera di Botticelli, sono stati prosciolti “perchè il fatto non sussiste reato”.
Dopo l’intensa campagna di odio della destra e di una certa stampa negazionista. che nega i cambiamenti climatici, il buon senso sembra, almeno momentaneamente, avere trionfato.
Fuori dall’aula del tribunale si è svolto un presidio delle attiviste e degli attivisti in solidarietò con gli imputati ma anche per ribadire che questo governo continua a fregasene dell’emergenza climatica. E’ stato portato pure del fango per esprimere vicnanza alle perone alluvionate della Toscana.
Siamo consapevoli che la criminalizzazione di questo movimento continuerà ma siamo anche consapevoli che la lotta per costringere i governi a cambiare politiche proseguirà.
La lotta contro l’asse di penetrazione continua. L’approvazione in consiglio comunale del progetto non ha scoraggiato il forte e variegato movimento ambientalista. Una diffida firmata da Amici della Terra, Cantiere Sociale Versiliese, Comitato per la Salvezza della Pineta, Italia Nostra, Legambiente, Repubblica Viareggina e Spazio Progressista è partita verso il comune, l’ente parco e la regione per invitargli a rispettare le normative vigenti e, quindi, fermare lo scellerato progetto dell’asse di penetrazione.
La pioggia ha disturbato ma non impedito l’iniziativa promossa da Repubblica Viareggina. ” I temi che la politica ha rimosso dall’agenda.” Sociale, ambiente, questione di genere, cultura e diritti dei lavoratori sembrano non interessare chi ci amministra. Oltre a Tommaso Fattori ex consigliere regionale di Toscana a Sinistra sono intervenuto Filippo Antonini presidente ANPi provinciale, Paolo Puccinelli responsabile CGIL Viareggio,, Arianna Lombardi consigliera comunale di Camaiore Popolare, Gabriele Baldaccini consigliere comunale di Camaiore a Sinistra, Tiziano Nicoletti consigliere comunale di Spazio Progressista..L’iniziativa è stata coordinata da Mario Giannelli di Repubblica Viareggina.
La governance pensa solo ai conti schiacciata in un eterno presente che impedisce immaginari. “Famiglie e imprese” lo slogan dei dominanti, intanto la sanità, l’istruzione, il reddito, la casa vengono dimenticati. Per Repubblica Viareggina va cambiata l’agenda della politica e va fatto in modo radicale e il prima possibile.
Non si fa a tempo a bloccare o subire uno sgombero che ne arriva subito un altro, nella città dell’emergenza abitativa eterna. Purtroppo l’amministrazione viareggina non ha né un piano, né la sensibilità per affrontare questo grave problema.
Comunque la lotta paga, e lo sgombero della donna al quartiere Versilia è stato momentaneamente rinviato.
Ieri 2 novembre, nonostante la pioggia e il vento, al Varignano c’è stato un volantinaggio di AS.I.A. USB e Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare e sono stati appesi alcuni striscioni contro l’ERP e contro l’assenza di servizi sociali.
Qui sotto il testo del volantino distribuito
Donne e bambini in mezzo ad una strada ecco le politiche sociali di Giorgio Del Ghingaro!
Case murate e ritardi nelle assegnazioni questa le scelte di ERP che sta diventando sempre di più un ente di profitto e non uno strumento utile per risolvere i problemi dell’abitare, come qualcuno era stato pensato all’inizio.
Servizi sociali inesistenti, assistenti sociali latitanti o invadenti (a secondo di come servono al palazzo). Sempre più persone senza residenza che perdono diritti costituzionali.
E’ ora di dire basta!
L’ultimo grave episodio si è verificato al Varignano. Una donna malata stava per essere sbattuta, in mezzo alla strada in pigiama, da una decina di agenti della polizia municipale. Siamo riusciti a rinviarlo ma dal comune non arrivano risposte e la signora dovrà lasciare presto l’appartamento ERP che sarà murato e che vi resterà per anni.
La guerra di Del Ghingaro ai poveri è un atto di inciviltà che non accettiamo!